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Il passaggio generazionale, questo sconosciuto

L’età media degli imprenditori italiani è in aumento ma solo il 55% ha pensato a come gestire la successione in azienda. Più che come un cambio repentino è un momento che va governato secondo un processo pianificato per tempo

Il passaggio generazionale, questo sconosciuto hp_vert_img
Nei prossimi venti anni in Italia oltre 800 miliardi di euro di patrimonio mobiliare, immobiliare e aziendale saranno interessati dal trasferimento da una generazione a un’altra.
Solo il 17% degli italiani ha affrontato e risolto il tema del passaggio generazionale, contro una media europea del 34%, del 42% in UK e del 50% in Usa (grafico 1).
 
Tra gli imprenditori il dato cresce al 55%, ma è ancora basso se consideriamo che l’età media dei titolari d’impresa italiani è di 68 anni e cresce di anno in anno. 
Tra gli obiettivi del passaggio generazionale per gli imprenditori non vi è solo la preservazione del patrimonio per gli eredi ma anche l’individuazione di nuove risorse per la propria impresa (grafico 2).


Grafico 1


 Grafico 2

Gestire il trasferimento del patrimonio in anticipo, in modo efficiente e strutturato, è determinante per la valorizzazione degli asset liquidi e illiquidi. 
Il ricambio generazionale è complesso e molti imprenditori si rifiutano di affrontarlo perché spesso può essere traumatico: alla dimensione economico-finanziaria o di pura successione nell’impresa si affiancano quasi sempre dinamiche di tipo relazionale e familiare. 
Il ricambio generazionale va affrontato considerando al contempo famiglia, patrimonio e impresa, e non come un evento ma un processo graduale, composto da un insieme di fasi di cui la prima è quella della pianificazione. 
Solo adottando questa prospettiva il passaggio potrà essere un’opportunità di crescita più che un momento di crisi. 



La sensibilizzazione sulle tematiche successorie sembra passare soprattutto da un’attivazione di un professionista esterno (grafico 3) capace di garantire un approccio imparziale e oggettivo nell’identificazione di soluzioni gestionali, finanziarie e di protezione del patrimonio. 

Commercialisti, notai, consulenti finanziari, private banker, agenti e broker assicurativi hanno quindi una grande opportunità ma anche una responsabilità sociale nel contribuire a garantire la continuità aziendale dei loro clienti imprenditori.

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