Il calcolo del requisito di capitale - Il modello interno
17/07/2013
Il lavoro di chi sviluppa il Modello interno è come quello del sarto che, nella propria bottega, cerca di confezionare abiti su misura. Le compagnie che decidono di adottare il Modello interno lo fanno per dotarsi di uno strumento per il calcolo del requisito di capitale (Solvency capital requirement) che ne rifletta perfettamente il profilo di rischio, proprio come un abito sartoriale veste chi lo indossa.
All'interno del nuovo framework normativo, il regolatore ha definito sia un set di principi volti a guidare le compagnie nella realizzazione del Modello interno sia un processo di approvazione durante il quale queste sono tenute a dimostrare che le scelte metodologiche adottate consentano loro di valutare più efficacemente i rischi rispetto a quanto sia possibile fare mediante la Formula Standard. Solvency II prevede inoltre sia le compagnie possano dotarsi sia di un Modello interno completo che di uno parziale, strutturato come mix tra componenti sviluppate internamente e componenti della Formula Standard; questo melting-pot della solvibilità può essere realizzato sia a livello di rischio sia di perimetro societario.
Lo scopo del Modello interno non è solo quello di calcolare il Scr, ma anche di supportare il management nelle scelte di natura strategica (piano industriale, operazioni societarie) e operativa (asset allocation, pricing dei prodotti); anche l'effettivo utilizzo del Modello a supporto del business dovrà essere comprovato dalle compagnie durante il processo di approvazione.
Per garantire che il Modello sia sempre in linea con il profilo di rischio, la normativa impone che le compagnie definiscano un processo di validazione interno che consenta, mediante lo svolgimento di test quali-quantitativi, di verificare che il Modello fits the business model1. L'attività di validazione deve essere svolta con frequenza annuale secondo un principio di indipendenza: chi è incaricato di dimostrare che il Modello produca requisiti patrimoniali appropriati non deve aver contribuito alla costruzione dello stesso.
Non tutte le persone possono improvvisarsi sarti. Sviluppare un Modello interno è complicato, le compagnie devono essere disposte a far fronte a ingenti investimenti in termini di tempo, tecnologia e conoscenza. Proprio per questa ragione hanno deciso di munirsi di ago e filo principalmente le compagnie di medie-grandi dimensioni.
1 DOC 48 /09: 3.73, 3.74
All'interno del nuovo framework normativo, il regolatore ha definito sia un set di principi volti a guidare le compagnie nella realizzazione del Modello interno sia un processo di approvazione durante il quale queste sono tenute a dimostrare che le scelte metodologiche adottate consentano loro di valutare più efficacemente i rischi rispetto a quanto sia possibile fare mediante la Formula Standard. Solvency II prevede inoltre sia le compagnie possano dotarsi sia di un Modello interno completo che di uno parziale, strutturato come mix tra componenti sviluppate internamente e componenti della Formula Standard; questo melting-pot della solvibilità può essere realizzato sia a livello di rischio sia di perimetro societario.
Lo scopo del Modello interno non è solo quello di calcolare il Scr, ma anche di supportare il management nelle scelte di natura strategica (piano industriale, operazioni societarie) e operativa (asset allocation, pricing dei prodotti); anche l'effettivo utilizzo del Modello a supporto del business dovrà essere comprovato dalle compagnie durante il processo di approvazione.
Per garantire che il Modello sia sempre in linea con il profilo di rischio, la normativa impone che le compagnie definiscano un processo di validazione interno che consenta, mediante lo svolgimento di test quali-quantitativi, di verificare che il Modello fits the business model1. L'attività di validazione deve essere svolta con frequenza annuale secondo un principio di indipendenza: chi è incaricato di dimostrare che il Modello produca requisiti patrimoniali appropriati non deve aver contribuito alla costruzione dello stesso.
Non tutte le persone possono improvvisarsi sarti. Sviluppare un Modello interno è complicato, le compagnie devono essere disposte a far fronte a ingenti investimenti in termini di tempo, tecnologia e conoscenza. Proprio per questa ragione hanno deciso di munirsi di ago e filo principalmente le compagnie di medie-grandi dimensioni.
1 DOC 48 /09: 3.73, 3.74
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥