Rc auto, l’Agcm mette nel mirino i big del settore
L’Autorità ha avviato un procedimento su una possibile intesa restrittiva della concorrenza con presunti aumenti dei premi concordati
23/12/2016
L’Antitrust ha avviato un procedimento nei confronti delle principali compagnie italiane attive nell’Rc auto, per una possibile intesa restrittiva della concorrenza per effetto di aumenti dei premi concordati. Tra le compagnie coinvolte dall’istruttoria figurano i big del settore: i gruppi Generali, Unipol, Axa, Allianz e Cattolica. “Il procedimento trae origine da alcune recenti dichiarazioni pubbliche di Generali e Unipol – si legge in una nota dell’Antitrust – in merito all’eliminazione delle dinamiche competitive sul prezzo delle polizze Rc auto e alle rispettive strategie di prezzo sui propri aumenti dei premi”, dichiarazioni che “potrebbero essere manifestazione di un’intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori circa una possibile fine della guerra dei prezzi”.
L’avvio del procedimento dell’Antitrust, è stato notificato ieri nel corso di alcune ispezioni effettuate dall’Agcm in collaborazione con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Sono state ispezionate le sedi di alcune compagnie e quella dell’Ania. Il termine del procedimento è previsto al 31 marzo 2018.
L’Antitrust spiega che le recenti dichiarazioni pubbliche “potrebbero far venire meno l’incertezza sulla strategia futura di prezzo delle polizze auto e alimentare l’aspettativa che a eventuali aumenti, essendo generalizzati tra i principali player, non segua il rischio di perdere clienti, ossia potrebbero essere manifestazione di un’intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori circa una possibile fine della guerra dei prezzi”.
L’avvio del procedimento dell’Antitrust, è stato notificato ieri nel corso di alcune ispezioni effettuate dall’Agcm in collaborazione con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Sono state ispezionate le sedi di alcune compagnie e quella dell’Ania. Il termine del procedimento è previsto al 31 marzo 2018.
L’Antitrust spiega che le recenti dichiarazioni pubbliche “potrebbero far venire meno l’incertezza sulla strategia futura di prezzo delle polizze auto e alimentare l’aspettativa che a eventuali aumenti, essendo generalizzati tra i principali player, non segua il rischio di perdere clienti, ossia potrebbero essere manifestazione di un’intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori circa una possibile fine della guerra dei prezzi”.
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