Nuove soluzioni per il vita
I dati 2019 del mercato degli investimenti confermano la crescita tendenziale delle gestioni separate dopo i tentativi per contenerle. Più che di un’inversione di rotta, sembra trattarsi di una soluzione temporanea in attesa di prodotti innovativi
14/10/2019
Prima dell’entrata in vigore di Solvency II, il mercato assicurativo vita aveva vissuto una lunga stagione di espansione, culminata con volumi di raccolta record nel 2015. Successivamente abbiamo assistito a un calo dei volumi che ancora oggi non risulta essersi arrestato. Analizzando i risultati della raccolta lorda 2018 notiamo un’ulteriore flessione dello 0,8%, per un volume complessivo di 115 miliardi di euro (fonte: Ania, comprese imprese Ue e Lps). Questo calo della raccolta risultava però principalmente ascrivibile alla ricerca delle compagnie di modificare il proprio mix di produzione verso soluzioni capital light di ramo III, in grado di garantire minore assorbimento di capitale per la compagnia.
A giudicare dai risultati della raccolta di ramo I del 2018 questa tendenza sembra però essere venuta meno, con una raccolta di ramo I che è tornata a crescere del 5,9% raggiungendo quota 67,5 miliardi di euro (fonte: Ania, comprese imprese Ue e Lps). Per contro, si assiste a una flessione considerevole della raccolta di ramo III, principalmente dovuta alla rilevante contrazione della raccolta dalle compagnie Lps, che nel 2018 hanno fatto registrare un calo della raccolta del 29,5%.
Questa tendenza sembra essere confermata anche nella prima metà del 2019, dove permangono forti difficoltà di crescita soprattutto per le soluzioni di ramo III puro a elevata volatilità, compensate solo in parte dal ritorno alla crescita della raccolta di ramo I.
Il calo dei rendimenti non invertirà la rotta
Dalla lettura di questi dati sembra che il processo di cambiamento del mercato assicurativo verso prodotti più volatili e maggiormente sostenibili si stia progressivamente arrestando. L’incertezza politica ed economica del sistema Paese e la volatilità dei mercati finanziari hanno condotto compagnie e intermediari a un ritorno verso prodotti tradizionali in grado di garantire anche in un contesto così incerto volumi di raccolta significativi. Ad avvalorare il fatto che lo scenario descritto non sia di lungo periodo sono i dati che si riferiscono ai rendimenti lordi delle gestioni e al solvency ratio medio di mercato.
Nel 2018 è sceso ulteriormente di circa 10 punti base il rendimento medio delle gestioni separate, arrivando al 3,03% con solo il 10% delle gestioni separate ancora in grado di garantire performance lorde superiori al 3,5% (fonte: Ania, assicurazione italiana 2018-2019).
Visto l’attuale contesto dei tassi di mercato risulta quindi molto difficile invertire il calo dei rendimenti lordi delle gestioni, soprattutto se continueranno a essere alimentate da nuovi e consistenti flussi di raccolta, senza considerare l’impatto che un eccessivo volume di raccolta potrebbe comportare in termini di sostenibilità prospettica delle gestioni.
Proprio in termini di solvibilità, emerge l’altro rilevante problema per le compagnie vita, avvalorato dal solvency ratio medio di mercato, che per queste nel 2018 è sceso di ben 33 pb, giungendo a quota 2,00 (discesa più modesta per le compagnie miste vita e danni che sono passate dal 2,53 al 2,37).
Il potenziale di etica e Esg
È dall’andamento di questi dati che un ritorno del mercato assicurativo verso prodotti tradizionali appare una strada non percorribile nel lungo periodo. Questa scelta mal si concilia con la necessità di mantenere elevati standard di solvibilità e di redditività nell’attuale contesto di mercato. Le compagnie devono ancora una volta cercare di dare nuova linfa al cambiamento intrapreso dal 2016, non tralasciando la propria vocazione assicurativa, elemento determinante per distinguere l’offerta assicurativa dal resto del risparmio gestito. Per fare ciò dovranno incrementare l’appeal dell’offerta assicurativa, ma anche agire sul lato finanziario cercando nuove soluzioni innovative. In un mercato finanziario altamente dinamico è fondamentale mantenere un livello di offerta ricco e in grado di soddisfare tutte le esigenze dei clienti, dal più o meno evoluto a livello finanziario a quello attento a temi etici e sociali che sarebbe propenso a investire in gestioni Esg (Enviromental, social and governance), soprattutto considerando quanto queste tematiche siano rilevanti e dovrebbero rappresentare la base per la creazione di una nuova vera forma di sviluppo economico sostenibile.
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