Open banking, partnership strategica tra Crif e Sia
L’accordo prevede l’offerta in Italia e in Europa di servizi per accelerare il processo di trasformazione digitale di banche, corporate e fintech
Crif e Sia hanno siglato un accordo di partnership strategica per offrire servizi e applicazioni avanzate di open banking in Italia e in Europa.
Obiettivo dell’intesa è di accelerare il processo di innovazione di banche, corporate e fintech nel nuovo scenario digitale derivante anche dalle novità introdotte sul mercato dalla Psd2, e in particolare l’accesso ai dati dei conti correnti dei clienti, previa autorizzazione, e la disposizione di ordini di pagamento consentiti a terze parti qualificate.
Nello specifico, l’accordo tra Crif e Sia prevede l’integrazione delle rispettive offerte digitali e riguarderà la gestione end-to-end della user experience, sfruttando completamente le opportunità offerte dall’open banking, nonché la possibilità di gestire le finanze personali della clientela attraverso soluzioni evolute di personal e business finance management. Ad esempio, sarà possibile completare un acquisto, sia sui canali tradizionali sia digitali, tramite il servizio di payment initiation, ovvero avviando l’operazione di pagamento dal conto corrente prescelto dal cliente, a complemento di altri strumenti attualmente utilizzati come carte credito e wallet digitali.
Per famiglie e imprese, spiega una nota, “sarà più facile sottoscrivere un finanziamento attraverso un’esperienza completamente digitale, grazie ad un set di dati più completo e aggiornato che potrà semplificare l’accesso al credito a privati e aziende”.
Crif e Sia mirano anche a sviluppare nuovi use case e modelli di collaborazione tra istituzioni finanziarie, corporate e fintech.
Secondo Carlo Gherardi (nella foto, a sinistra), ceo di Crif, “la complementarietà delle due aziende rappresenta un grande valore che vogliamo consegnare ai nostri rispettivi clienti e ai loro clienti finali, consapevoli che l’accelerazione che l’innovazione ha impresso al mercato ci consentirà di arricchire nel tempo l’offerta integrata tra i due partner, per supportarli verso i next levels con soluzioni digitali sempre più innovative e performanti”. Nicola Cordone (nella foto, a destra), ad di Sia, ha sottolineato che “l’affidabilità delle infrastrutture e dei servizi transazionali di Sia nell’ambito dei pagamenti e la qualità dei servizi informativi di Crif, caratteristiche già apprezzate e riconosciute in Italia e all’estero, rappresentano un ottimo binomio che ci permette di competere in Europa confermando la nostra leadership nell’innovazione e affiancando il mercato finanziario nello sviluppo di nuovi modelli operativi offerti dall’open banking”.
Obiettivo dell’intesa è di accelerare il processo di innovazione di banche, corporate e fintech nel nuovo scenario digitale derivante anche dalle novità introdotte sul mercato dalla Psd2, e in particolare l’accesso ai dati dei conti correnti dei clienti, previa autorizzazione, e la disposizione di ordini di pagamento consentiti a terze parti qualificate.
Nello specifico, l’accordo tra Crif e Sia prevede l’integrazione delle rispettive offerte digitali e riguarderà la gestione end-to-end della user experience, sfruttando completamente le opportunità offerte dall’open banking, nonché la possibilità di gestire le finanze personali della clientela attraverso soluzioni evolute di personal e business finance management. Ad esempio, sarà possibile completare un acquisto, sia sui canali tradizionali sia digitali, tramite il servizio di payment initiation, ovvero avviando l’operazione di pagamento dal conto corrente prescelto dal cliente, a complemento di altri strumenti attualmente utilizzati come carte credito e wallet digitali.
Per famiglie e imprese, spiega una nota, “sarà più facile sottoscrivere un finanziamento attraverso un’esperienza completamente digitale, grazie ad un set di dati più completo e aggiornato che potrà semplificare l’accesso al credito a privati e aziende”.
Crif e Sia mirano anche a sviluppare nuovi use case e modelli di collaborazione tra istituzioni finanziarie, corporate e fintech.
Secondo Carlo Gherardi (nella foto, a sinistra), ceo di Crif, “la complementarietà delle due aziende rappresenta un grande valore che vogliamo consegnare ai nostri rispettivi clienti e ai loro clienti finali, consapevoli che l’accelerazione che l’innovazione ha impresso al mercato ci consentirà di arricchire nel tempo l’offerta integrata tra i due partner, per supportarli verso i next levels con soluzioni digitali sempre più innovative e performanti”. Nicola Cordone (nella foto, a destra), ad di Sia, ha sottolineato che “l’affidabilità delle infrastrutture e dei servizi transazionali di Sia nell’ambito dei pagamenti e la qualità dei servizi informativi di Crif, caratteristiche già apprezzate e riconosciute in Italia e all’estero, rappresentano un ottimo binomio che ci permette di competere in Europa confermando la nostra leadership nell’innovazione e affiancando il mercato finanziario nello sviluppo di nuovi modelli operativi offerti dall’open banking”.
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