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Boom degli O-data, triplicheranno entro i prossimi cinque anni

Entro il 2022, per supportare operations sempre più autonome, Idc prevede che le imprese aumenteranno del 40% gli investimenti in data governance e digital operations

Boom degli O-data, triplicheranno entro i prossimi cinque anni
La trasformazione dei processi operativi è un imperativo strategico per le aziende che vogliono reagire in modo agile e resiliente ai rapidi cambiamenti dei mercati e innovare il proprio posizionamento. Secondo Idc (International data corporation), player globale specializzato in market intelligence e servizi di advisory,  trasformare i processi e le operations “significa oggi passare da un modello basato sui costi e sull’efficienza a un modello orientato al cliente e al mercato”.
Il percorso per raggiungerlo, spiega Idc in un comunicato, passa attraverso l’intelligenza artificiale, l’automazione, la data governance e la sostenibilità. Dai progetti industriali di ingegneria digitale alle utility che impiegano tecniche avanzate per prevenire le frodi energetiche fino agli ospedali che utilizzano l’analisi per la gestione delle apparecchiature, l’applicazione di AI e analytics alle operations e ai processi, questo è “un tema critico per il futuro di tutte le imprese”.
Entro il 2022, per supportare operations sempre più autonome, Idc prevede che le imprese aumenteranno del 40% gli investimenti in data governance e digital operations.
L’aspetto della data governance sarà fondamentale perché, “per sostenere i processi aziendali necessari per creare una cultura decisionale basata sui dati, i comportamenti passati devono essere modificati”. Storicamente, i responsabili delle operations hanno infatti avuto pochi motivi per sviluppare pratiche standard di raccolta e analisi dei dati operativi (O-data). “Ciò – osserva Idc – ha portato a molte iniziative digitali che non sono riuscite a crescere per la scarsa integrazione con l’IT e l’impossibilità di estendere le attività di estrazione e pulizia dei dati di determinati processi operativi a programmi di trasformazione più ampi ed estesi”.
Gli studi di Idc prevedono che la generazione di O-data triplicherà nei prossimi cinque anni. L’unica vera soluzione, sostiene l’azienda di market intelligence, è che le imprese utilizzino sistemi basati sull'intelligenza artificiale per acquisire, gestire e analizzare tutti questi dati. “I grandi volumi di dati e l'incapacità anche delle grandi organizzazioni di fornire informazioni e raccomandazioni tempestive derivanti da questi dati significano che soltanto un framework decisionale basato sull’AI potrà garantire risposte rapide, efficaci e coerenti al management e aiutare contestualmente a ridurre al minimo i rischi operativi”.

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