Insurtech, ecco la prima mappa italiana
L’ha realizzata l’Italian Insurtech Association, contando 62 realtà divise in otto gruppi: in due anni la crescita delle aziende è stata più che esponenziale. E vince chi collabora
L’Italian Insurtech Association ha pubblicato “la prima comprehensive map dell’insurtech ecosystem italiano”, un elenco ragionato e rappresentativo del mondo insurtech che, secondo l’associazione indica “una crescita decisamente rilevante” delle insurtech italiane. La mappa sarà aggiornata ogni tre medi per monitorare questo andamento che si muove “all’insegna della collaborazione”.
Dalla rilevazione, risultano operanti in Italia 62 insurtech (due anni fa sarebbero state tre o quattro, un anno fa una decina), suddivise dall’Italian Insurtech Association in otto segmenti (di cui tre sottogruppi). Una parte consistente delle insurtech mappate sono degli enabler, cioè aziende che offrono agli assicuratori prodotti e servizi che abilitano innovazioni in una o più aree della value chain.
Solo due esempi nei rami vita
Nel dettaglio della mappa, rientrano nel segmento Awareness, research and purchase le insurtech operanti come intermediari assicurativi che hanno rapporti con una o più compagnie. Si tratta di insurtech, quindi, che si interfacciano direttamente con i clienti finali. Tra le insurtech elencate troviamo: Vite Sicure, Yolo, Propensione, Axieme, Plurima Underwriting, Telepass Broker, MioAssicuratore, 99Bros, Lokky. Solo due (Vite Sicure e Propensione) operano nei segmenti vita e previdenza, mentre Lokky nel segmento professionisti e Pmi.
Prevention, risk management and fraud è l’insieme che comprende le insurtech che offrono ad assicuratori, o direttamente ai clienti, soluzioni di analisi, prevenzione e mitigazione dei rischi. Queste insurtech utilizzano tecnologie come Intelligenza artificiale (Ai) e machine learning, e si integrano a diversi livelli della value chain. Tra gli esempi ci sono Doyle, ID Defend e Cyber Angels, specialiste nella tutela dell’identità e dei rischi cyber; Banksealer, che offre soluzioni antifrode; Octo e Ims sono specialiste nel settore mobility, Kippy nel segmento pet, StudioMapp in quello dei rischi atmosferici e catastrofali.
Un mercato all’insegna della collaborazione
Del gruppo Use and servicing fanno parte insurtech che offrono soluzioni per i sinistri e l’assistenza. Qualche nome: TiAssisto24 e Hlpy operano nei servizi assistenziali; Allymobile ed Easyclaims nei sinistri; Garanteasy offre estensioni di garanzia; mentre Neosurance, SmartTarga e Savebiking hanno un pacchetto più generalista.
Le insurtech del gruppo Insurer process optimization offrono agli assicuratori servizi e tecnologie per migliorare i processi interni. Questo segmento ha tre sotto-insiemi: in Risk and claims (analisi/gestione dei rischi e dei sinistri) troviamo aziende come Insoore, Poleecy, Primis Group, ARisk e Claider; in Data and service, LaWing, Insurengines, Ticinum Aerospace, Mia Platform, Percepto Lab e Air; e in Product, distribution, insurtech che abilitano gli assicuratori nello sviluppo di prodotti o canali distributivi alternativi, o consentono di aumentare l’efficienza dei canali distributivi esistenti. Rientrano in questa categoria Wide Group, Crea, WeSmarti, BeSafeRate, E-Leads, Victor e Insurance Arena.
L’ultima categoria è quella dell’Open insurance, dove si collocano Wakam, che crea prodotti e li distribuisce tramite partner digitali via Api; Axway, società tech specializzata in Api per financial services; e Fabrick, abilitatore di soluzioni di open finance.
In Italia, infine, la mappa ci ricorda che operano anche un numero crescente di insurtech estere, in gran parte enabler. Molte sono entrate nel mercato italiano negli ultimi 18 mesi, e hanno realizzato importanti partnership, come quella tra Descartes e Generali, o tra Charlie24 e Reale Group.
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