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La tutela sulle piste da sci

Parecchi italiani sono ancora in clima vacanziero.
Le festività natalizie impongono, ai più, di trascorrere il proprio tempo in famiglia e - per chi ancora se lo può permettere - dopo l'Epifania e fino circa a fine febbraio, ci si organizza per le settimane bianche.
Non è solo il luogo che si deve scegliere, ma anche l'organizzazione della vacanza. E' utile, anzi indispensabile, nel budget di una famiglia per l'agognato relax, che dovrebbe essere senza pensieri, pianificare come "assicurarsi" con una polizza ad hoc, da modulare sulle proprie esigenze.
Poter trascorrere un week end ogni tanto sulla neve, partire per la settimana bianca, avere una seconda casa in montagna e, quindi, godersela, non deve assolutamente ridurre il senso di responsabilità, prima di tutto verso se stessi, ma anche verso i malcapitati ai quali si può far male in caso di collisione sugli sci.

Un buon contratto assicurativo per l'attività sciistica può essere non solo utile ma indispensabile per limitare le conseguenze, a volte modeste, altre volte, per fortuna raramente, drammatiche (pensiamo alla fatalità della caduta di Michael Schumacher), degli eventi che possono accadere sulle piste: circa 35.000 incidenti annui, dei quali solo il 3% risulta tanto grave da richiedere il ricovero ospedaliero. Tra questi, circa il 15% riguarda traumi cranici. Proprio per quanto sopra detto, sarebbe consigliabile - s e m p r e - a tutte le età e non solo ai minori di 14 anni, l'uso del casco, che deve essere di ottima qualità. Per queste cose n o n sono ammessi risparmi!

Sappiamo che farsi male cadendo o far male a qualcun altro, non è poi un evento raro: per questo è importante controllare la velocità, la disponibilità di spazio nei movimenti, il rispetto delle precedenze ecc., ecc.
La gravità dei fatti, soprattutto nei confronti dei terzi, non dipende solo dal tipo di danno che cagioni ma, anche e soprattutto, A CHI LO FAI !! Fermo e impregiudicato il lato umano, resta il concetto legale che gli indennizzi sono calcolati in base al "reddito" del malcapitato.

Rammento un episodio della metà degli anni '70: un ragazzino di circa 13 anni, sciando, si è "scontrato" in modo violento e maldestro, con l'avv. Gianni Agnelli, che riportò la frattura di una gamba in due punti. I media si impossessarono della notizia, dandone spazio su quotidiani e televisione. Il padre del ragazzino, via stampa e in un'intervista TV, rilasciata illo tempore, ringraziò calorosamente il "suo " agente di assicurazione per averlo convinto a stipulare una polizza del "Capo Famiglia" (rct), con massimali alti. A titolo di cronaca "l'Avvocato" - alla fine - non chiese alcun risarcimento.
Questo è un contratto che ha un premio annuo modesto e dà garanzie importanti e utilissime su tutto ciò che può essere imputabile alla responsabilità civile del padrone di casa.
Quindi tutelarsi come meglio si crede è un atto di previdenza, del quale non ci si pente mai!

Ci si può coprire adeguatamente stipulando una polizza infortuni 24h, che però tutela gli eventi che possono capitare solo all'assicurato; in questo contratto è esclusa la "responsabilità civile terzi", importantissima e che va a coprire i danni causati a terzi. Potrebbe essere utile, come detto prima, la polizza del Capo Famiglia nella quale - quasi sempre - sono compresi diversi sport.

Comunque, esistono polizze oggi sul mercato che garantiscono, specificatamente, coloro che praticano lo sci, escluse gare agonistiche di categoria. Possono essere stipulate per la durata di quattro giorni (utile per un week end), o per la durata di una settimana bianca. Le garanzie variano da compagnia a compagnia: la prima da richiedere è la responsabilità civile terzi, per la tutela delle persone e le proprietà altrui. I massimali devono essere buoni. Queste polizze variano anche grazie alle "garanzie" prestate: oltre alla rct suddetta, anche l'infortunio dell'assicurato e dei possibili componenti della famiglia (morte e invalidità permanente). Rimborso spese mediche, assistenza come il trasporto sanitario dell'infortunato in una adeguata struttura. Ovviamente esistono delle franchigie, che vanno lette attentamente al momento della sottoscrizione del contratto.

Gli incidenti più gravi avvengono sulle piste nere, come è noto a tutti, le più difficili.
I costi di questi contratti per pochi giorni, sono contenuti. Con buone garanzie e con una compagnia seria, il costo per una polizza che comprenda un nucleo familiare di tre persone e con le garanzie sopra esposte, si aggira, grosso modo, attorno ai 100/ 150 euro. Il costo scende, ovviamente, se il contratto serve solo per il week end.

Infine, resta un'ultima raccomandazione su come ci si dovrebbe comportare sulle piste da sci: prima di tutto il rispetto degli altri, evitando di creare pericolo ai vicini sciatori. Rammentare che si è in vacanza e non a una competizione da "coppa del mondo": velocità moderata dove non si può correre!
Ultimo, ma non ultimo, porre la massima attenzione alla segnaletica delle piste ma, soprattutto, si deve sempre, dico sempre, prestare soccorso a coloro che hanno un incidente!

Carla Barin

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