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Umana Mente Lampedusa

Lampedusa, isola nota in tutto il mondo come simbolo di accoglienza, ancora una volta fa parlare di sé. E come?
Grazie anche ai suoi semi “unici, autoctoni”, che rischiavano di scomparire e che sono stati recuperati, grazie al progetto “P’Orto di Lampedusa”.
Tutti conosciamo come in quest’ultimo quinquennio l’isola  di Lampedusa sia salita agli onori della cronaca come sede e strumento di grande solidarietà umana.
L’immigrazione ha trovato una terra baciata da sole e dal mare, il Mediterraneo, che ha accolto coloro che sono approdati, quando ci sono riusciti, sulle proprie rive.
Ritorniamo a ciò che la terra dona: le antiche sementi che stavano finendo nel dimenticatoio, oggi sono state riqualificate e sono diventate un mezzo per favorire e agevolare l’inclusione dei più deboli, di una classe giovanile più fragile e sfortunata nel mondo del lavoro e non solo. Piccolo impegno di questa gioventù, ma c’è.
 
Si tratta di un pezzo di terra speciale, in un’isola speciale, con contadini speciali. Questo appezzamento di terreno viene lavorato da ragazzi disabili dell’isola, che con la stessa si cimentano ogni giorno per far crescere ciò che hanno amorevolmente piantato e scoprirne la rinascita: piano piano la natura sboccia, dona i suoi frutti, ed emerge l’abnegazione con la quale questo lembo di terra è stato coltivato. Mani inesperte, fragili, hanno prodotto un loro piccolo miracolo.

L’orto sociale nasce da un grande e generoso progetto dell’Associazione Terra! Onlus, ideata e sostenuta dalla Fondazione Allianz Umana Mente, fondata nel 2001 per offrire una vita meno disperata a chi soffre.
Le attività della fondazione, che stanzia ogni anno importanti risorse finanziarie, sono concentrate nel sostegno al disagio minorile e alla disabilità congenita intellettiva, grazie al supporto e finanziamento di validi progetti promossi anche da enti no profit che intervengono e agiscono su tutto il territorio nazionale.
La Fondazione Umana Mente opera attraverso valutazioni e monitoraggio di progetti che vanno incontro al nobile scopo sociale di aiuto, verso una gioventù veramente sfortunata. Attenzione che la stessa Fondazione presta alle analisi dei bisogni, ai risultati e all’impatto sociale.
È fatto noto che agli enti che godono o godranno dei finanziamenti, la Fondazione offre aiuti concreti, anche attraverso vere e proprie consulenze nella ricerca e nella pianificazione di varie iniziative.
Non va inoltre dimenticata l’ulteriore opera filantropica svolta dal gruppo Allianz, in collaborazione con l’Hotel-relais Borgo, e l’Agricola San Felice, rispettivamente struttura ricettiva e azienda agricola.

Dal 2011, la fondazione ha iniziato a San Felice il delicato percorso “Il borgo felice vendemmiando e raccogliendo insieme”. Proprio in occasione della vendemmia e della raccolta delle olive, sono state ospitate persone con disabilità, i loro educatori e alcuni volontari del gruppo assicurativo. La struttura turistica di Allianz e di Umana Mente ha chiaramente dimostrato che il modello messo in atto è ottimo, può essere ampliato e replicato, giusto per andare incontro a una gioventù malata e senza futuro.
Come possiamo constatare quasi quotidianamente, le iniziative dello Stato vengono sostenute, in solitaria e generosamente, dai privati, dai grandi gruppi internazionali quale è Allianz e dalle mutue.
Davanti a una Nazione che è stata governata negli sprechi più ingiusti, i cui governi, e le rispettive Camere che si sono avvicendati in questi ultimi decenni, sono rimasti  inerti e sordi, quando si notano manifestazioni davanti a Montecitorio, che hanno portano in piazza addirittura i malati di Sla, la Fondazione Umana Mente si concretizza improvvisamente, davanti agli occhi di una società indifferente, assumendo un’immagine quasi umana, scardinando lo stereotipo della conosciuta e importante compagnia di assicurazioni.
La Fondazione ha creato un modello di aiuto valido, concreto, per aiutare i giovani a identificare un loro potenziale futuro: diciamo un aiuto ad hoc.

Umana Mente non fa bandi ma riceve richieste in ogni momento, anche tramite un primo contatto telefonico. Ricerca progetti coerenti agli obiettivi della fondazione che vuole favorire un lavoro strutturato e imparziale.

Il ministro Maurizio Martina, nei primi giorni di maggio, nel rendersi conto dello sforzo profuso dal gruppo Allianz presso il Comune di Lampedusa, sforzo che ha permesso il recupero di un’area nel centro dell’isola, oggi bonificata, dotata di irrigazione e impianti fotovoltaici e dato speranze a 15 utenti del Centro disabili in sede, ha donato all’ex presidente Usa, Barack Obama, in visita a Milano per il Forum Seed & Chips, alcuni dei semi lì coltivati: un omaggio alla madre terra italiana e a coloro che hanno consentito questo risultato.
Un ricordo piccolo, modesto, di un’isola, Lampedusa, che tanto ha dato e tanto continua a dare alla collettività, facendoci rimuovere, con i suoi comportamenti sempre superiori alle umane miserie, le cose sgradevoli di una parte di questa società malata, e ricordandoci che, fino a quando esistono animi superiori e sensibili come quelli degli abitanti di Lampedusa, tutti, dico tutti, possiamo riconciliarci con la vita.

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