Vittoria Hub, incubatori nuove botteghe rinascimentali
Svelate le 10 le start up che del programma “Vittoria Incubation, Adoption & Acceleration”, il percorso di crescita dall’idea al go to market in ambito insurtech
Sono stati svelati i nomi delle start up selezionate da Vittoria Hub per partecipare al programma Via 2 (Vittoria Incubation, Adoption & Acceleration), percorso di crescita che dovrà traghettare verso il go-to-market queste giovani realtà. CyberAngels, Ernesto, Hlpy, Lokky, Maioun, MedEA, MedicalBox, Movalyse, SaveBiking e VillageCare sono le 10 start up, provenienti non solo dal panorama italiano, ma europeo, le cui idee si sono distinte per innovazione ed eccellenza tra le 140 candidature. La call for ideas era stata promossa lo scorso 28 novembre in occasione del lancio dell’incubatore e si è conclusa il 28 febbraio 2020, proprio all’inizio del lockdown. Ieri, nel corso di una conferenza stampa web, sono stati presentati i progetti selezionati e sono state rimarcate quelle che sono le linee guida dell’open innovation secondo Vittoria Assicurazioni. Inoltre, sono stati anche inaugurati virtualmente gli spazi dell’incubatore, situati a Milano in via Ignazio Gardella, appositamente ideati e creati per accogliere le start up.
RISPOSTE NUOVE A ESIGENZE NUOVE
Nell’intervento di apertura, l’amministratore delegato della compagnia, Cesare Caldarelli, ha sottolineato l’importanza di spingersi in avanti nel segno dell’innovazione, a maggior ragione in un momento così complesso e difficile. “La compagnia – ha detto – in questi mesi non si è mai fermata e questo traguardo dimostra il coraggio e la determinazione di un’azienda che prosegue con fiducia un importante percorso di crescita e di sviluppo”. Caldarelli si è detto certo che “l’evoluzione tecnologia sarà il nostro domani e che le soluzioni proposte dalle start up selezionate impatteranno positivamente su tutto il mondo assicurativo con vantaggi e opportunità interessanti per le persone, le imprese e il sistema Paese”.
UNA CONVERGENZA DI DISCIPLINE
Gian Franco Baldinotti, ceo di Vittoria Hub, ha spiegato in che modo il concetto di open innovation è stato interpretato da Vittoria: “il modello a cui ci siamo ispirati – ha detto – è quello del Rinascimento”. L’esempio paradigmatico è quello della bottega di Andrea del Verrocchio, vero e proprio laboratorio d’innovazione in cui si formarono artisti come Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Domenico Ghirlandaio. “In questa bottega è stato pienamente sperimentato l’allargamento del dominio di conoscenze attraverso una convergenza di discipline diverse. La profonda contaminazione di competenze ha consentito poi di sviluppare innovazioni tecniche. È solo dalla contaminazione derivante dall’allargamento del dominio di conoscenze, che è possibile fare davvero innovazione”. Secondo il ceo di Vittoria Hub, oggi potremmo vivere un nuovo Rinascimento italiano se le aziende assumessero il ruolo di mecenati e gli incubatori quello di botteghe. “Un rinnovato periodo di grande vitalità ed espressione artistica in cui le imprese, in qualità di venture capitalist, valuterebbero l’investimento non in base ai ritorni finanziari ma al valore creato ponendo come value propositions la varietà delle idee incubate e la sostenibilità sociale ossia i nuovi posti di lavoro creati”, mentre gli incubatori diventerebbero il luogo per eccellenza della contaminazione culturale.
Per Baldinotti si tratta di “una preziosa convergenza di discipline che si concretizzerebbe nella costruzione di nuovi modelli di business e in un rapido trasferimento della conoscenza reso possibile dal modello Api Sandbox che permette a tutte le start up coinvolte di avere libero e totale accesso ai dati e ai servizi prodotti”. Fabrizio Cardinali, chief innovation officer di Vittorio Hub, ha poi definito le caratteristiche “del futuro assicurativo che vogliamo costruire assieme alle start up”, in cui l’internet of everything sarà in grado di offrire sempre maggiori garanzie di sicurezza cyber e certificazione fiduciaria delle transazioni tra oggetti connessi in rete tramite contratti blockchain di nuova generazione e intelligenze artificiali in grado di far evolvere le polizze assicurative verso livelli di personalizzazione oggi inimmaginabili.
LE START UP SELEZIONATE
A Nicolò Soresina, chief operating officer di Vittoria Hub, il compito di presentare il profilo delle start up selezionate, suddivise in quattro ecosistemi: Persona, Casa, Mobilità e Azienda connessa. Della prima categoria, Persona, fanno parte MedEA (soluzione di teleconsulto e telemedicina che offre ad operatori sanitari e pazienti prestazioni sanitarie poli-specialistiche), MedicalBox (piattaforma di interconnessione tra cittadini e strutture mediche/ospedaliere per la ricerca e l’acquisto di prestazioni sanitarie) e VillageCare (soluzione a supporto dei caregiver con servizi di assistenza e consulenza sia domiciliari che presso Rsa); nella categoria Casa c’è Ernesto, marketplace dei professionisti per la casa (idraulici, elettricisti, manutentori, imbianchini, muratori, etc); nell’ecosistema Mobilità sono presenti: Hlpy (società di servizi di assistenza motor che fornisce uberizzazione degli attrezzisti, servizio di presa in carico e caring interamente digitale), Maioun (general ledger blockchain per biciclette con rintraccio tramite IoT e marchiatura), Movalyse (creatore di Vigo, un apparato IoT per il circuito dei moto riders europeo) e SaveBiking (app per il ciclista, urbano o sportivo, che registra i tragitti e genera punti in base ai km percorsi); infine, nella categoria Azienda Connessa è presente CyberAngels (network di specialisti IT in grado di garantire alle Pmi italiane su tutto il territorio nazionale il cyber risk assessment, in situ 24/7). Opererà invece su tutti gli ecosistemi Lokky, un broker assicurativo digitale italiano focalizzato sul segmento Poe/Soho (micro-imprese, artigiani, commercianti, professionisti) che dispone di un algoritmo proprietario di profilazione cliente in tempo reale che fornisce input per il risk assessment e la personalizzazione del prodotto assicurativo.
RISPOSTE NUOVE A ESIGENZE NUOVE
Nell’intervento di apertura, l’amministratore delegato della compagnia, Cesare Caldarelli, ha sottolineato l’importanza di spingersi in avanti nel segno dell’innovazione, a maggior ragione in un momento così complesso e difficile. “La compagnia – ha detto – in questi mesi non si è mai fermata e questo traguardo dimostra il coraggio e la determinazione di un’azienda che prosegue con fiducia un importante percorso di crescita e di sviluppo”. Caldarelli si è detto certo che “l’evoluzione tecnologia sarà il nostro domani e che le soluzioni proposte dalle start up selezionate impatteranno positivamente su tutto il mondo assicurativo con vantaggi e opportunità interessanti per le persone, le imprese e il sistema Paese”.
UNA CONVERGENZA DI DISCIPLINE
Gian Franco Baldinotti, ceo di Vittoria Hub, ha spiegato in che modo il concetto di open innovation è stato interpretato da Vittoria: “il modello a cui ci siamo ispirati – ha detto – è quello del Rinascimento”. L’esempio paradigmatico è quello della bottega di Andrea del Verrocchio, vero e proprio laboratorio d’innovazione in cui si formarono artisti come Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Domenico Ghirlandaio. “In questa bottega è stato pienamente sperimentato l’allargamento del dominio di conoscenze attraverso una convergenza di discipline diverse. La profonda contaminazione di competenze ha consentito poi di sviluppare innovazioni tecniche. È solo dalla contaminazione derivante dall’allargamento del dominio di conoscenze, che è possibile fare davvero innovazione”. Secondo il ceo di Vittoria Hub, oggi potremmo vivere un nuovo Rinascimento italiano se le aziende assumessero il ruolo di mecenati e gli incubatori quello di botteghe. “Un rinnovato periodo di grande vitalità ed espressione artistica in cui le imprese, in qualità di venture capitalist, valuterebbero l’investimento non in base ai ritorni finanziari ma al valore creato ponendo come value propositions la varietà delle idee incubate e la sostenibilità sociale ossia i nuovi posti di lavoro creati”, mentre gli incubatori diventerebbero il luogo per eccellenza della contaminazione culturale.
Per Baldinotti si tratta di “una preziosa convergenza di discipline che si concretizzerebbe nella costruzione di nuovi modelli di business e in un rapido trasferimento della conoscenza reso possibile dal modello Api Sandbox che permette a tutte le start up coinvolte di avere libero e totale accesso ai dati e ai servizi prodotti”. Fabrizio Cardinali, chief innovation officer di Vittorio Hub, ha poi definito le caratteristiche “del futuro assicurativo che vogliamo costruire assieme alle start up”, in cui l’internet of everything sarà in grado di offrire sempre maggiori garanzie di sicurezza cyber e certificazione fiduciaria delle transazioni tra oggetti connessi in rete tramite contratti blockchain di nuova generazione e intelligenze artificiali in grado di far evolvere le polizze assicurative verso livelli di personalizzazione oggi inimmaginabili.
LE START UP SELEZIONATE
A Nicolò Soresina, chief operating officer di Vittoria Hub, il compito di presentare il profilo delle start up selezionate, suddivise in quattro ecosistemi: Persona, Casa, Mobilità e Azienda connessa. Della prima categoria, Persona, fanno parte MedEA (soluzione di teleconsulto e telemedicina che offre ad operatori sanitari e pazienti prestazioni sanitarie poli-specialistiche), MedicalBox (piattaforma di interconnessione tra cittadini e strutture mediche/ospedaliere per la ricerca e l’acquisto di prestazioni sanitarie) e VillageCare (soluzione a supporto dei caregiver con servizi di assistenza e consulenza sia domiciliari che presso Rsa); nella categoria Casa c’è Ernesto, marketplace dei professionisti per la casa (idraulici, elettricisti, manutentori, imbianchini, muratori, etc); nell’ecosistema Mobilità sono presenti: Hlpy (società di servizi di assistenza motor che fornisce uberizzazione degli attrezzisti, servizio di presa in carico e caring interamente digitale), Maioun (general ledger blockchain per biciclette con rintraccio tramite IoT e marchiatura), Movalyse (creatore di Vigo, un apparato IoT per il circuito dei moto riders europeo) e SaveBiking (app per il ciclista, urbano o sportivo, che registra i tragitti e genera punti in base ai km percorsi); infine, nella categoria Azienda Connessa è presente CyberAngels (network di specialisti IT in grado di garantire alle Pmi italiane su tutto il territorio nazionale il cyber risk assessment, in situ 24/7). Opererà invece su tutti gli ecosistemi Lokky, un broker assicurativo digitale italiano focalizzato sul segmento Poe/Soho (micro-imprese, artigiani, commercianti, professionisti) che dispone di un algoritmo proprietario di profilazione cliente in tempo reale che fornisce input per il risk assessment e la personalizzazione del prodotto assicurativo.
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