Imprese agricole più sostenibili
Reale Mutua ha pubblicato il Rapporto Agricolura100 che indaga i livelli di sostenibilità e innovazione del settore primario. La maggioranza delle imprese guarda a queste voci come driver di crescita
Si è svolta ieri la presentazione del primo Rapporto AGRIcoltura100 relativo al 2020, promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved con l’obiettivo di indagare l’impegno delle aziende agricole italiane nei diversi ambiti della sostenibilità. In un periodo di grande attenzione verso lo sviluppo del settore agricolo in chiave di innovazione, il progetto pluriennale è nato per monitorare e valorizzare il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile dell’Italia e alla sua ripartenza dalla crisi del Covid-19.
Alla presentazione hanno preso parte il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, Enea Dallaglio, partner di Innovation Team, e Vittorio Amedeo Viora, amministratore di Reale Mutua Assicurazioni e vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino.
Dall’analisi, che ha coinvolto 1.850 imprese agricole di tutti i comparti produttivi e le regioni d’Italia, emerge il quadro di un settore che ben si sta misurando con i temi della sostenibilità ambientale, sociale, di gestione e sviluppo e che guarda con interesse all’innovazione: confrontando qualità dell’occupazione, competitività e innovazione, emerge che ben il 38,8% delle imprese agricole in Italia ha un indice di qualità dello sviluppo alto o medio-alto.
Secondo i risultati dell’indagine, l’emergenza Covid ha avuto un impatto significativo nella cultura aziendale, con oltre la metà delle imprese agricole che conferma un aumento dell’importanza della sostenibilità in tutte le aree di attività, da quella ambientale (52,4%) fino a quella sociale (50,5%) e della gestione dei rischi e delle relazioni (48,7%).
A conferma di tale affermazione, l’impegno per la sostenibilità sembra caratterizzare tutte le fasce dimensionali: l’80% delle imprese più grandi ha un livello di sostenibilità alto o medio-alto, ma anche tra le aziende più piccole, con meno di 5 addetti, più di un terzo (34,2%) raggiunge quel livello.
Oltre al tema più prevedibile della sostenibilità ambientale, anche la sostenibilità sociale vede un impegno significativo soprattutto nelle iniziative di valorizzazione del capitale umano (citata dal 67,5% delle imprese) e nella sicurezza del lavoro (66,6%), con attività di formazione, controlli e certificazioni.
Nell’area della gestione dei rischi e delle relazioni, invece, il tasso di iniziativa più rilevante è quello della gestione dei rischi, che vede attive il 74,9% delle imprese con polizze assicurative contro gli eventi atmosferici, per la protezione del patrimonio aziendale e per la responsabilità civile. Forte anche l’impegno nei confronti delle comunità locali (60,9%) e nei rapporti con le reti e la filiera (56,8%).
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