Intesa Sanpaolo Vita, il 2021 parte bene
Utile netto in crescita dell'8,9%, si attesta a 217 milioni di euro
Il gruppo Intesa Sanpaolo Vita chiude il primo trimestre del 2021 con risultati positivi. La produzione lorda vita si attesta a 4,3 miliardi di euro, in crescita del 3,5% su base annua. Bene soprattutto il comparto delle unit linked (+52,8%) e delle soluzioni previdenziali (+5,3%), che compensano così il -38,9% fatto registrare dai prodotti tradizionali. La nuova produzione vita raggiunge invece quota 4,2 miliardi di euro, in rialzo del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.
I premi del business protezione sono pari a 308,1 milioni di euro e mettono a segno un balzo dell'8,1% su base annua, grazie soprattutto al +17,8% dei prodotti non motor. Il contributo di Intesa Sanpaolo Rbm Salute è pari al 50,9% del intero comparto protezione.
Sulla base di questi risultati, l'utile netto si attesta a 217,1 milioni di euro, in rialzo dell'8,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“I risultati ottenuti del primo trimestre 2021 confermano la validità del nostro business model basato sulla bancassicurazione e la nostra strategia di gestione, che portano a crescere tutti i principali indicatori del nostro bilancio”, ha commentato Nicola Fioravanti (nella foto), amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Vita e responsabile della divisione Insurance di Intesa Sanpaolo. “In questo nuovo anno – ha aggiunto – abbiamo avviato l’integrazione delle compagnie assicurative provenienti da Ubi Banca e abbiamo di costituito Intesa Sanpaolo Insurance Agency, grazie alla quale potremo proporre, in coordinamento con la rete bancaria, prodotti su misura per le imprese, con l’obiettivo di tutelare la salute e il welfare dei loro dipendenti, così come i rischi industriali quali, ad esempio, quelli informatici”.
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