Itas, cresce l'utile nel primo semestre 2021
Bene anche la solvibilità, con un Solvency ratio che raggiunge il 194%, in aumento di 11 punti rispetto al dato di fine 2020
Il gruppo Itas chiude il primo semestre del 2021 con un utile di esercizio consolidato ante imposte a 50,1 milioni di euro (+15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). L’utile netto è pari a 34,6 milioni di euro (36,3 milioni di euro al 30 giugno 2020). Il patrimonio netto è pari a 506 milioni (+0,5% rispetto al dicembre 2020). Rafforzamento anche in termini di solidità, con un Solvency ratio che raggiunge il 194%, in aumento di 11 punti rispetto al dato di fine 2020.
I premi nei rami danni ammontano a 385 milioni di euro, in calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: sul dato pesano le difficoltà delle categorie più colpite dalla pandemia (commercio, turismo ecc.) e i ristori Rca corrisposti agli assicurati a seguito dei risparmi durante i mesi di semi-lockdown invernale. Il combined ratio di gruppo al 30 giugno 2021 è pari a 90,9% (era all'88,1% al giugno 2020).
Nel corso dei primi sei mesi del 2021, l’assemblea dei delegati della compagnia ha approvato un beneficio di mutualità per l’ammontare complessivo di un milione di euro, destinato sotto forma di abbuoni ai titolari di polizze nei rami turismo e commercio.
La raccolta vita si attesta a 195 milioni di euro (-46% rispetto al giugno 2020), un calo motivato dal contesto finanziario di mercato soprattutto per le polizze di ramo I. Trend invece positivo per i prodotti di welfare, con una raccolta premi complessiva che raggiunge i 71,8 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Sono risultati - commenta l’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Molinari - che confermano nei numeri il giudizio positivo già espresso a giugno di quest’anno dall’agenzia di rating Fitch che ha migliorato l’outlook di Itas Mutua portandolo da negativo a stabile e confermato il rating a BBB-, riconoscendo l’ampio rafforzamento del capitale di vigilanza, nonché il miglioramento della redditività complessiva”.
Infine, il gruppo ricorda che alle 49 agenzie mutualistiche già esistenti, nel corso del 2021 se ne affiancheranno altre 12 che stanno completando il percorso di accreditamento.
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