Revo fissa i target
Premi lordi contabilizzati per 300 milioni di euro e Roe operativo superiore al 18% entro il 2025, mentre l’avvio di una politica di distribuzione dei dividendi è prevista per il 2024
31/03/2022
Revo fissa i target finanziari per il prossimo futuro. La società ha presentato stamani, con un evento online, il proprio piano industriale e messo nero su bianco gli obiettivi che si propone di raggiungere entro il 2025: premi lordi contabilizzati per 300 milioni di euro, Roe operativo superiore al 18%, indice di solvibilità compreso fra 180% e 200%, risultato operativo circa tre volte superiore rispetto a quanto raggiunto da Elba Assicurazioni nel 2021.
“Attraverso questo piano industriale 2022-2025, Revo si propone di diventare il leader nel mercato italiano delle specialty lines e delle soluzioni parametriche, sviluppando un’offerta completa di prodotti dedicati alle Pmi”, ha commentato l’amministratore delegato Alberto Minali (nella foto). “La realizzazione del piano industriale – ha aggiunto – consentirà di ripagare adeguatamente la fiducia che i nostri azionisti hanno riposto nel progetto e nel management”.
La compagnia, lanciata lo scorso maggio, si propone di raggiungere questi obiettivi potenziando le linee di business attualmente sottoscritte da Elba Assicurazioni, in particolare cauzioni ed engineering, e sviluppando il settore dei rischi specialistici e delle polizze parametriche.
A ciò si aggiunge poi il contributo che potrà arrivare dall’innovazione tecnologica e, in particolare, da una piattaforma digitale, battezzata OverX, che consentirà di accelerare e migliorare il processo di sottoscrizione del rischio.
Il top management della società, intervenuto durante la presentazione, si è detto molto fiducioso sul raggiungimento degli obiettivi inseriti nel piano industriale. Le prime battute del 2022 hanno già evidenziato una crescita della raccolta premi e la compagnia si propone di chiudere l’esercizio con premi lordi contabilizzati per 120 milioni di euro. Un’ulteriore crescita è prevista per il 2023 e ciò potrebbe consentire di avviare nel 2024 una politica di distribuzione dei dividendi.
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