Axa, utile in calo nel 2022
Il gruppo conferma comunque i target e lancia un buy-back da 1,1 miliardi di euro
Si ferma a 6,7 miliardi di euro l’utile netto del gruppo Axa nel 2022. Il risultato, in contrazione dell’11% su base annua, è appesantito principalmente, come spiega una nota stampa, “dal calo del valore di asset e derivati, calcolato al fair value, a seguito delle sfavorevoli condizioni di mercato”, nonché dalla svalutazione dell’avviamento della joint venture Reso Garantia in Russia. Nonostante tutto, il group ceo Thomas Buberl si è detto ottimista. “Siamo ben posizionati per raggiungere gli obiettivi chiave del piano Driving Progress 2023 e ci aspettiamo di superare l’obiettivo di un tasso di crescita composto annuale degli utili per azioni compreso fra 3% e 7% nell’orizzonte di piano”, ha commentato il top manager.
Il consiglio di amministrazione proporrà un dividendo di 1,70 euro per azione, in rialzo del 10% su base annua, e ha annunciato il via libera a un piano di buy-back dal valore massimo di 1,1 miliardi di euro: il programma, nelle intenzioni della società, dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno.
Tornando ai risultati del 2022, la società ha totalizzato entrate complessive per 102 miliardi di euro, in rialzo del 2%. Bene soprattutto i settori health (+16%) e P&C (+2%), che riescono così a compensare il -5% del segmento vita e risparmio e il -3% del comparto dell’asset management. L'indice di solvibilità si attesta al 215%, un punto in meno rispetto alla fine del 2021.
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