Axa, premi in aumento nei primi nove mesi del 2023
Il gruppo conferma il suo obiettivo di utili per il 2023 oltre i 7,5 miliardi di euro, ma non nasconde alcune incertezze, tra cui l'andamento delle catastrofi naturali
Il gruppo Axa ha registrato, nel periodo da gennaio a settembre, un fatturato in crescita del 2% a 78,8 miliardi di euro. L'aumento dei premi lordi è stato trainato dal settore P&C (+7%), dalle commercial lines (+9%), con maggiori volumi in Europa portati da Axa XL, e dai rami dedicati alla persona (+5%), con effetti favorevoli dai prezzi del settore auto.
In calo, invece, i rami vita e salute (-2%), dove cresce però la protection (+3%) e il risparmio con prodotti tradizionali (+5%) che compensa le minori entrate dalle polizze unit-linked (-13%).
In flessione anche l’asset management (-2%), a causa di minori commissioni di gestione e condizioni di mercato sfavorevoli.
Il Solvency II ratio era al 230% al 30 settembre, in calo dal 235% del 30 giugno, principalmente a causa del rimborso anticipato del debito subordinato e della maggiore volatilità dei mercati.
Il gruppo conferma il suo obiettivo di utili per il 2023 oltre i 7,5 miliardi di euro, ma mette in conto anche alcuni ostacoli, come l’aumento della frequenza delle richieste di risarcimento danni nel Regno Unito, le tante scadenze di contratti in Italia e il pesante impatto delle catastrofi naturali nel terzo trimestre.
"Axa ha ottenuto un’altra ottima performance nei primi nove mesi del 2023", ha commentato Alban de Mailly Nesle, chief financial officer di Axa.
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