Tutela Legale: nuovi progetti di crescita Contenuto sponsorizzato
La compagnia specializzata nella protezione legale di imprese e privati è pronta per un deciso salto di qualità. La strategia prevede nuovi investimenti e un potenziamento dell’organizzazione finalizzati al rafforzamento del rapporto con la rete di vendita
Forte di quindici anni di attività e di numeri che rispecchiano una gestione molto positiva, Tutela Legale SpA è pronta ad affrontare un salto di qualità ulteriore, che la vede per la prima volta impostare una strategia di crescita con un piano industriale su base triennale. Stefano Buraglio, direttore generale della compagnia dedicata al ramo della protezione legale, è motivato e carico di entusiasmo per il progetto di rafforzamento e strutturazione che partirà nel 2024.
Dott. Buraglio, quali sono i punti di forza che caratterizzano oggi Tutela Legale?
Dal 2008 a oggi abbiamo costruito una storia di contenuti e di qualità assuntiva, consolidando un posizionamento che fa leva sui nostri valori fondanti: indipendenza, specializzazione, ricerca della relazione, creazione di sinergie autentiche con gli intermediari. Il 2023 è un altro anno che si chiude in maniera molto positiva per noi: abbiamo avuto una crescita di volumi e premi e possiamo consolidare una copertura del margine di solvibilità al 250%.
Quali obiettivi vi ponete con il nuovo piano?
Il percorso di questi quindici anni ci dice che è il momento giusto per impegnarsi a crescere ulteriormente, mantenendo il nostro modello distributivo e organizzativo ma alzando il livello e intensificando il ritmo dello sviluppo. Il piano sarà portato presto in approvazione da parte del Consiglio di amministrazione ma posso anticipare che prevede una crescita importante, decisamente superiore all’attuale incremento annuo quantificabile in 1 – 1,5 milioni di euro, e un complessivo rafforzamento dell’organizzazione.
In questo piano, che ruolo è previsto per la rete di intermediari?
La rete è “il” modello distributivo per Tutela Legale e rimane quindi il primo asset di questo piano; su di essa sarà indirizzata la maggior parte dei nuovi investimenti. Per raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo è, infatti, necessario farla crescere in termini quantitativi e qualitativi. Questa visione richiede una collaborazione con intermediari interessati a consolidare il proprio ruolo consulenziale, in uno scenario che anche per loro sta cambiando rapidamente. L’obiettivo è di creare una squadra che riconosca al ramo della tutela legale un valore strategico per la propria crescita.
In che modo intendete sviluppare il rapporto con gli intermediari?
La tutela legale è un ramo che esige specializzazione e studio e ha una connotazione trasversale su diverse forme di protezione; questo aspetto bene si associa alla figura dell’intermediario come vero consulente del proprio cliente. È a supporto di questa figura, specializzata e professionale, che intendiamo dedicare investimenti e offrire i nostri servizi esclusivi e innovativi. Con ciascuno degli agenti che si dichiareranno disponibili a condividere il progetto di crescita, mettiamo a disposizione piani e programmi personalizzati sostenuti da budget davvero importanti.
Anche per quanto concerne il canale dei broker - che già contribuisce proficuamente al nostro business – abbiamo previsto interventi e risorse specifiche.
Attualmente fanno parte della nostra rete circa 100 broker e 270 agenti, un numero che presuppone la volontà di scegliersi reciprocamente e di creare le condizioni perché le relazioni di business evolvano verso target di crescita culturale e professionale: i volumi poi aumentano di conseguenza.
Per chi vuole conoscerci o è interessato a entrare in rete, questo è il link
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