Risparmio e investimenti, la difficoltà di guardare lontano
In un evento a Milano, Athora Italia e Nomisma hanno presentato i risultati dell'Osservatorio Look to the future sul sentiment degli italiani rispetto a temi come futuro economico, capacità di far fruttare i propri soldi e di proteggersi nel medio-lungo periodo

06/03/2025
Incertezza e preoccupazione, ma anche un po' di speranza e fiducia nel futuro, sono i sentimenti più presenti tra gli italiani secondo uno studio presentato oggi, 6 marzo a Milano, da Athora Italia e realizzato in collaborazione con Nomisma. L'Osservatorio Look to the future, questo il titolo dell'indagine, analizza cosa pensano davvero gli italiani rispetto a grandi temi assicurativi e finanziari come risparmio, previdenza e investimenti.
Per il 66% del campione prevale l'incertezza e per il 52% di preoccupazione e paura, mentre la speranza e la fiducia animano rispettivamente il 55% e il 29% degli italiani.
Intervenuto in apertura dell'evento, il ceo di Athora Italia, Jozef Bala, ha parlato della traiettoria di crescita e sviluppo della compagnia finora, in un contesto che in pochi anni si è fatto "molto competitivo, soprattutto nel ramo vita". Bala ha sostenuto l'importanza di essere "creativi e innovativi per rispondere a esigenze concrete". Athora Italia, ha continuato il ceo, "vuole crescere tramite nuovi accordi ed eventualmente acquisizioni", sulla scia di un piano industriale che ha l’obiettivo di far diventare Athora una compagnia aperta al mercato: "il nostro core business - ha sottolineato Bala - rimarrà la bancassurance, tramite accordi con le banche commerciali, ma stiamo investendo molto nel mondo del brokeraggio, oltre ad avere già una rete di 100 agenzie monomandatarie, che vogliamo sviluppare".
Tema centrale, quindi, è capire qual è la capacità di risparmio degli italiani e come questi guardano al futuro. La ricerca di Nomisma ci dice che il 27% del campione giudica buona o eccellente la propria situazione economica familiare e un ulteriore 54% la valuta almeno sufficiente, mentre il 60% dichiara di arrivare a fine mese con qualche difficoltà. "Una complessità nella gestione dell’economia familiare - si legge nella ricerca - che deriva in parte da una redditualità limitata e in parte dalla difficoltà, anche psicologica, di pianificare in maniera razionale e lungimirante".
Nell'ultimo anno, il 64% dice di aver accumulato risparmi sul conto corrente e il 36% di essersi indirizzato a soluzioni di risparmio, investimento o protezione del capitale. Il 57% si fida del consulente bancario, il 26% preferisce il promotore finanziario, il 12% l’agente assicurativo, ma c'è anche chi, e nono sono pochi (16%) si affida al fai da te.
Come ha raccontato Sergio Sorgi, sociologo e fondatore di Progetica, durante l'evento, compito di chi ha a che fare con questi temi, è quello di contribuire a "ricostruire le relazioni, ricostruire un pensiero trasformativo, che è il pensiero assicurativo per eccellenza, ricreare comunità".
Un approfondimento sullo studio di Athora e Nomisma e sull'evento sarà pubblicato domani, venerdì 7 marzo, su Insurance Daily.
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Josef bala,