Fonsai, il Movimento consumatori presenta un nuovo esposto
“Gravi omissioni” nel prospetto informativo dell’aumento di capitale da 800 milioni del 2011
12/11/2012
Il Movimento consumatori lo ribadisce ormai da diverso tempo: i responsabili del dissesto di Sai Fondiaria risarciscano i danni arrecati ai risparmiatori. Ed è notizia di stamattina che a questo scopo l'associazione ha presentato alla Procura di Torino un esposto in cui chiede di indagare sul falso in prospetto per l'aumento di capitale del 2011". Il riferimento è alla prima grande ricapitalizzazione da circa 800 milioni di euro e al relativo prospetto informativo pubblicato il 24 giugno 2011 che, secondo il Movimento, contiene "gravi omissioni". Si tratta di un'incompletezza che "può aver danneggiato tutti gli azionisti che hanno sottoscritto l'aumento - sostiene Paolo Fiorio, responsabile dell'osservatorio Credito & Risparmio del Movimento Consumatori - e, più in generale, tutti gli azionisti che fin dal mese di luglio 2011 non hanno disinvestito, evitando così ulteriori danni".
Nello specifico il gruppo Fonsai non avrebbe informato il pubblico del fatto che avrebbe dovuto rivedere la valutazione delle riserve tecniche per i sinistri Rc auto in considerazione della sentenza della Corte di Cassazione che, qualche settimana prima, aveva sancito l'applicabilità dei parametri tabellari del Tribunale di Milano che prevedevano risarcimenti superiori rispetto a quelli di quasi tutti gli altri tribunali.
"Sono gli stessi bilanci di Sai Fondiaria - fa notare Fiorio - ad ammettere che il rafforzamento del carico residuo delle riserve sinistri (pari a complessivi 810 mln di euro relativamente ai sinistri gestiti di generazioni di esercizi precedenti) è stato particolarmente rilevante" e l'importanza di tale omissione è stata segnalata anche dal Collegio Sindacale nella propria relazione sulla denuncia presentata dal socio Finleonardo il quale ha concluso che "sarebbe stato preferibile, da parte del management, una più esplicita disclosure sulla sentenza della Cassazione".
Nello specifico il gruppo Fonsai non avrebbe informato il pubblico del fatto che avrebbe dovuto rivedere la valutazione delle riserve tecniche per i sinistri Rc auto in considerazione della sentenza della Corte di Cassazione che, qualche settimana prima, aveva sancito l'applicabilità dei parametri tabellari del Tribunale di Milano che prevedevano risarcimenti superiori rispetto a quelli di quasi tutti gli altri tribunali.
"Sono gli stessi bilanci di Sai Fondiaria - fa notare Fiorio - ad ammettere che il rafforzamento del carico residuo delle riserve sinistri (pari a complessivi 810 mln di euro relativamente ai sinistri gestiti di generazioni di esercizi precedenti) è stato particolarmente rilevante" e l'importanza di tale omissione è stata segnalata anche dal Collegio Sindacale nella propria relazione sulla denuncia presentata dal socio Finleonardo il quale ha concluso che "sarebbe stato preferibile, da parte del management, una più esplicita disclosure sulla sentenza della Cassazione".
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