Unipol stipula il contratto di garanzia con le banche
Ma l'Isvap chiede integrazione riserve sinistri per 210 milioni di euro
13/07/2012
Ugf ha stipulato il contratto con le banche che costituiranno il consorzio di garanzia per l'aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro. Barclays, Credit Suisse, Deutsche Bank, Mediobanca, Nomura, Ubs e UniCredit compaiono in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner, mentre Banca Akros, Banca Aletti, Carige e Centrobanca, saranno i Co-Lead Manager. Gli istituti si sono così impegnati a garantire, senza alcun vincolo di solidarietà, la sottoscrizione delle azioni ordinarie e privilegiate rivenienti in numero corrispondente ai diritti di opzione che risultassero eventualmente non esercitati dopo l'offerta pubblica in Borsa. Ovviamente a esclusione delle opzioni in capo ai soggetti che copriranno obbligatoriamente la loro quota nella ricapitalizzazione (ovvero gli azionisti Finsoe, Novacoop Coop Adriatica, Lima, Macif - Société d'assurance mutuelle à cotisations variables e Maif - Société d'assurance mutuelle à cotisations variables).
Nella nota di Unipol si precisano le clausole che consentono ai Joint Global Coordinator di revocare l'impegno in caso di circostanze straordinarie relative alla società e/o al gruppo Unipol tali da rendere pregiudizievole o sconsigliabile l'effettuazione o il proseguimento dell'offerta o da pregiudicare il buon esito della stessa". Lo stop all'operazione potrebbe arrivare da una nutrita serie di fattispecie, tra cui: circostanze straordinarie relative al mercato o tali da compromettere il progetto di integrazione tra Unipol e la galassia Ligresti; violazione da parte della società degli impegni o delle dichiarazioni e garanzie indicate nel contratto di garanzia; pubblicazione di un supplemento al prospetto informativo tale da inficiare l'offerta; provvedimenti da parte di autorità giudiziali o di vigilanza nei confronti di Fonsai o Milano Assicurazioni tali da incidere negativamente sulla situazione finanziaria, patrimoniale o economica del gruppo; revoca o cessazione dell'efficacia dell'aumento di capitale di Unipol o di Fondiaria Sai, o del relativo contratto di garanzia; e infine "downgrade del debito sovrano dell'Italia ovvero del rating della società e/o del gruppo Unipol di almeno due notch".
Il contratto di garanzia contiene inoltre clausole che subordinano l'efficacia dell'impegno di garanzia alla sottoscrizione e al pagamento da parte di Finsoe delle azioni ai sensi dell'impegno di sottoscrizione assunto; da parte di Unipol delle azioni di risparmio rivenienti dall'aumento di capitale di Fondiaria Sai; alla sottoscrizione da parte di Unipol dell'aumento di capitale deliberato da Premafin e alla stessa riservato; al rispetto del calendario previsto per l'offerta di Unipol.
La compagnia bolognese, infine ha ribadito il suo impegno a sottoscrivere integralmente le nuove azioni di risparmio di categoria B dell'aumento di capitale di Fondiaria Sai eventualmente rimaste inoptate all'esito, per un controvalore massimo pari a 181.795.909,68 euro. Fonsai inoltre corrisponderà a Unipol una commissione complessiva pari al 4,80% del controvalore dell'impegno di sottoscrizione.
Intanto anche a Unipol, oltre che a Fonsai, l'Isvap chiede di integrare le riserve sinistri per circa 210 milioni, e sul punto la Consob ha "in corso approfondimenti anche in ordine alla regolarità contabile dei dati comunicati". Lo si legge nel prospetto sull'aumento di capitale. L'Isvap aveva chiesto precedentemente a Unipol di integrare le riserve sinistri del ramo Rca e natanti in relazione ai sinistri inferiori ai 100 mila euro. Per i sinistri di importo superiore l'analisi non offre quantificazioni ma "evidenzia profili di criticità" per la presenza di numerosi sinistri che, posti a riserva per un importo inferiore ai 100 mila euro, "vengono successivamente pagati per importi superiori".
Ma le conclusioni della Vigilanza non sono condivise da Bologna. L'eventuale impatto sul margine di solvibilità sarebbe di 138 milioni, cioè sei punti sul parametro che lascerebbe la situazione "ampiamente positiva".
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