Assemblea Fonsai, Sator e Palladio annunciano una nuova offerta
Assenti i Ligresti, si decide sull'aumento
27/06/2012
Sator e Palladio nei prossimi giorni presenteranno una nuova offerta per Fonsai. Lo ha annunciato un rappresentante di Sator intervenendo nell'assemblea straordinaria in corso a Torino. I due fondi impugneranno davanti al Tar anche l'autorizzazione Isvap dello scorso 20 giugno. Il rappresentante di Sator ha fatto sapere che sarà intrapresa ogni azione di tutela, compresa un'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori per comportamenti lesivi nei confronti della società.
Ieri il cda della compagnia ha sancito il definitivo divorzio, poco consensuale, con i Ligresti, convocando un'ennesima assemblea ordinaria, entro e non oltre il 25 settembre, con all'ordine del giorno l'azione sociale di responsabilità, che chiamerà in causa la famiglia, coinvolta nelle operazioni con parti correlate contestate dal collegio sindacale e dall'Isvap. Oggi in assemblea l'ad Emanuele Erbetta dovrà anche riferire sulla contestazione di Consob riguardo la conformità dei principi contabili internazionali del bilancio 2011.
Ma, non bastassero questi problemi, sull'assise aleggia quanto accaduto ieri riguardo a Premafin. Il custode giudiziale dei trust The Heritage ed Ever Green, titolare del 20% di Premafin, ha chiesto il riesame e l'eventuale revoca della delibera dell'assemblea del 12 giugno, che ha approvato l'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol. Quei trust, il 19 aprile, erano stati ricondotti al portafoglio di Salvatore Ligresti e per questo posti sotto sequestro.
Venerdì, giorno del cda Premafin, si saprà qualcosa di più, ma la mossa ha contribuito a riportare in auge i fondi Sator e Palladio, proprio quando il riassetto sembrava ormai scontato. I fondi sono titolari dell''8% di Fonsai (5% di Palladio, 3% di Sator-Arepo). Invariato infine il quadro soci: Premafin al 35,7% Fonsai stessa al 3,91%, Unicredit al 6,98%.
Sgomberato il campo da manleva e diritto di recesso per i Ligresti, come chiesto da Consob, Fonsai ha deciso quindi di chiedere nuovamente il voto dei soci. Assenti tutti i membri della famiglia dell'ingegnere di Paternò, compresi il vicepresidente Jonella e il consigliere Paolo.
Ieri il cda della compagnia ha sancito il definitivo divorzio, poco consensuale, con i Ligresti, convocando un'ennesima assemblea ordinaria, entro e non oltre il 25 settembre, con all'ordine del giorno l'azione sociale di responsabilità, che chiamerà in causa la famiglia, coinvolta nelle operazioni con parti correlate contestate dal collegio sindacale e dall'Isvap. Oggi in assemblea l'ad Emanuele Erbetta dovrà anche riferire sulla contestazione di Consob riguardo la conformità dei principi contabili internazionali del bilancio 2011.
Ma, non bastassero questi problemi, sull'assise aleggia quanto accaduto ieri riguardo a Premafin. Il custode giudiziale dei trust The Heritage ed Ever Green, titolare del 20% di Premafin, ha chiesto il riesame e l'eventuale revoca della delibera dell'assemblea del 12 giugno, che ha approvato l'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol. Quei trust, il 19 aprile, erano stati ricondotti al portafoglio di Salvatore Ligresti e per questo posti sotto sequestro.
Venerdì, giorno del cda Premafin, si saprà qualcosa di più, ma la mossa ha contribuito a riportare in auge i fondi Sator e Palladio, proprio quando il riassetto sembrava ormai scontato. I fondi sono titolari dell''8% di Fonsai (5% di Palladio, 3% di Sator-Arepo). Invariato infine il quadro soci: Premafin al 35,7% Fonsai stessa al 3,91%, Unicredit al 6,98%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA