Premafin, aumento di capitale riservato a Unipol a 0,195 euro per azione
Rinviati i cda di Fonsai e Milano. I fondi e la Consob chiedono chiarimenti
17/04/2012
L'ennesimo tassello nel mosaico del riassetto della galassia Ligresti è andato a posto ieri, in serata, quando il cda di Premafin, la holding di famiglia, ha accettato la proposta di Unipol, deliberando un aumento di capitale riservato di 400 milioni di euro, da realizzarsi con l'emissione di azioni a favore di Unipol Gruppo Finanziario a 0,195 euro per azione.
La giornata dei quattro cda, Premafin, Fonsai, Milano Assicurazioni e Unipol, si è conclusa in tarda serata con l'aggiornamento dei lavori della Milano a venerdì al fine di effettuare - si apprende in una nota - gli opportuni approfondimenti in ordine ai termini economici" della proposta di Unipol. Anche quello di Fonsai è stato rinviato e avrà luogo giovedì.
Quindi via libera all'aumento, ma pausa di riflessione, fino a venerdì, sui concambi. Unipol vuole avere il 66,7% dopo la fusione, ma Premafin ricorda che l'accordo prevede, tra le varie condizioni sospensive, l'approvazione del progetto da parte dei board di tutte le società coinvolte.
Sull'altro fronte, quello dei fondi, continua la battaglia. La Arepo di Matteo Arpe e Palladio Finanziaria, che insieme posseggono l'8% di Fonsai (3% e 5%), hanno trasmesso una comunicazione al cda della compagnia, chiedendo un'indagine al collegio sindacale sull'accordo di integrazione con Unipol. Secondo gli investitori l'accordo di fusione è "foriero di ingenti danni per la medesima Fonsai". Inoltre viene chiesto agli amministratori di agire "secondo i parametri di corretta gestione e necessaria diligenza nell'esclusivo interesse della società e non limitarsi a confidare che le decisioni e operazioni poste in essere nell'interesse di soggetti terzi trovino attuazione".
Intanto dalla Consob arrivano pressanti richieste di chiarimenti su singole poste di bilancio e integrazioni informative sulle retribuzioni passate e presenti del top management di Fonsai e Milano Assicurazioni. L'authority vuole risposte entro giovedì sera.
La giornata dei quattro cda, Premafin, Fonsai, Milano Assicurazioni e Unipol, si è conclusa in tarda serata con l'aggiornamento dei lavori della Milano a venerdì al fine di effettuare - si apprende in una nota - gli opportuni approfondimenti in ordine ai termini economici" della proposta di Unipol. Anche quello di Fonsai è stato rinviato e avrà luogo giovedì.
Quindi via libera all'aumento, ma pausa di riflessione, fino a venerdì, sui concambi. Unipol vuole avere il 66,7% dopo la fusione, ma Premafin ricorda che l'accordo prevede, tra le varie condizioni sospensive, l'approvazione del progetto da parte dei board di tutte le società coinvolte.
Sull'altro fronte, quello dei fondi, continua la battaglia. La Arepo di Matteo Arpe e Palladio Finanziaria, che insieme posseggono l'8% di Fonsai (3% e 5%), hanno trasmesso una comunicazione al cda della compagnia, chiedendo un'indagine al collegio sindacale sull'accordo di integrazione con Unipol. Secondo gli investitori l'accordo di fusione è "foriero di ingenti danni per la medesima Fonsai". Inoltre viene chiesto agli amministratori di agire "secondo i parametri di corretta gestione e necessaria diligenza nell'esclusivo interesse della società e non limitarsi a confidare che le decisioni e operazioni poste in essere nell'interesse di soggetti terzi trovino attuazione".
Intanto dalla Consob arrivano pressanti richieste di chiarimenti su singole poste di bilancio e integrazioni informative sulle retribuzioni passate e presenti del top management di Fonsai e Milano Assicurazioni. L'authority vuole risposte entro giovedì sera.
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