Banca Popolare di Sondrio, i piccoli soci contrari all’ops di Bper
Il comitato degli azionisti locali definisce l’operazione come “di puro potere” e “distruttrice di valore”

11/02/2025
Secondo il Comitato per l’autonomia e l’indipendenza della Banca Popolare di Sondrio, che riunisce i piccoli azionisti dell’istituto, l’ops di Bper “nel suo insieme è distruttrice di valore ed è ostile alla banca come è comprovato dal fatto che chi ha ora orchestrato l'operazione ostile e dannosa ha, nel recente passato, ripetutamente dichiarato il suo favore per l'autonomia e l'indipendenza della Popolare di Sondrio”.
L'offerta pubblica di scambio lanciata da Bper è sulla totalità delle azioni ordinarie della Popolare di Sondrio: entrambi gli istituti, com'è noto, vedono Unipol come primo azionista, con una quota rispettivamente del 19,8% (potenzialmente 24,6% attraverso swap) e del 19,7%.
Secondo i piccoli azionisti di Sondrio, l’operazione lanciata da Bper, prosegue la nota, “non è dissimile, nella sostanza, da altre da poco lanciate e attualmente in corso, come quelle contro la Bpm (l'ops lanciata da Unicredit, ndr) e contro Mediobanca (l'ops di Mps, ndr) tutte operazioni distruttrici di valore, a vantaggio di pochi protagonisti di questo Far West finanziario. Il sistema economico italiano, ad alta prevalenza di piccole e medie imprese – sottolinea la nota – si ritroverà un sistema bancario tra i più concentrati in Europa, se non il più concentrato: una situazione totalmente contrapposta all’interesse del Paese”.
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