Cattolica, utile netto consolidato 2011 in calo del 40,7% a 42 milioni di euro
Sui risultati pesano le svalutazioni sugli investimenti
22/03/2012
Anche sul bilancio di Cattolica Assicurazioni si fa sentire il peso della congiuntura economica internazionale. Il gruppo presieduto da Paolo Bedoni ha chiuso il 2011 con un utile netto consolidato a 42 milioni di euro, in calo del 40,7% rispetto ai 70 milioni registrati nel bilancio 2010. Su questo risultato hanno inciso principalmente 93 milioni di svalutazioni su investimenti in portafoglio, senza le quali l'utile sarebbe stato pari a 89 milioni di euro.
L'utile netto di gruppo, tolte le quote di terzi, è pari a 38 milioni di euro, -39,6% rispetto all'esercizio precedente.
Il cda ha deciso di non distribuire dividendi, ma di proporre la remunerazione agli azionisti tramite un'azione gratuita ogni 20 possedute.
La raccolta premi complessiva sfiora i 4 miliardi di euro contro i 4,81 del 2010 con una flessione del 17,8% dovuta soprattutto al forte peggioramento del ramo vita che perde il 27,7%, raccogliendo premi per 2,31 miliardi. Meglio i rami danni che arrivano a 1,64 miliardi (+2,1%) e il comparto auto, in crescita del 4,5%, mentre i rami non auto registrano un decremento dell'1,1%.
A fine 2011 il patrimonio netto della compagnia ammontava a 1,22 miliardi, in lieve calo rispetto all'1,35 miliardi registrati al 31 dicembre 2010. Il margine di solvibilità si è attestato a 1,40 volte il minimo regolamentare. Nel comparto danni migliora la performance industriale con un combined ratio che passa da 97,7% a 96,9%. Per quanto riguarda la capogruppo, i premi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto hanno raggiunto i 2,06 miliardi (+9,7%), di cui 1,31 provengono dai rami danni (+31,9%) e 592 milioni dal vita (-31,2%).
Il presidente Bedoni ha espresso sottolineato come nonostante i riflessi negativi della crisi finanziaria, il cda di Cattolica è in condizione di presentare un bilancio che testimonia la solidità, l'efficienza e la competitività del Gruppo".
Per il 2012 si prevede un miglioramento del risultato della gestione danni e vita, e sull'esercizio corrente Bedoni ha precisato "che proprio le scelte di grande equilibrio e responsabilità compiute quest'anno aprono orizzonti positivi e consentono di guardare con motivata fiducia già nel breve termine a prospettive di sviluppo e di redditività".
L'utile netto di gruppo, tolte le quote di terzi, è pari a 38 milioni di euro, -39,6% rispetto all'esercizio precedente.
Il cda ha deciso di non distribuire dividendi, ma di proporre la remunerazione agli azionisti tramite un'azione gratuita ogni 20 possedute.
La raccolta premi complessiva sfiora i 4 miliardi di euro contro i 4,81 del 2010 con una flessione del 17,8% dovuta soprattutto al forte peggioramento del ramo vita che perde il 27,7%, raccogliendo premi per 2,31 miliardi. Meglio i rami danni che arrivano a 1,64 miliardi (+2,1%) e il comparto auto, in crescita del 4,5%, mentre i rami non auto registrano un decremento dell'1,1%.
A fine 2011 il patrimonio netto della compagnia ammontava a 1,22 miliardi, in lieve calo rispetto all'1,35 miliardi registrati al 31 dicembre 2010. Il margine di solvibilità si è attestato a 1,40 volte il minimo regolamentare. Nel comparto danni migliora la performance industriale con un combined ratio che passa da 97,7% a 96,9%. Per quanto riguarda la capogruppo, i premi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto hanno raggiunto i 2,06 miliardi (+9,7%), di cui 1,31 provengono dai rami danni (+31,9%) e 592 milioni dal vita (-31,2%).
Il presidente Bedoni ha espresso sottolineato come nonostante i riflessi negativi della crisi finanziaria, il cda di Cattolica è in condizione di presentare un bilancio che testimonia la solidità, l'efficienza e la competitività del Gruppo".
Per il 2012 si prevede un miglioramento del risultato della gestione danni e vita, e sull'esercizio corrente Bedoni ha precisato "che proprio le scelte di grande equilibrio e responsabilità compiute quest'anno aprono orizzonti positivi e consentono di guardare con motivata fiducia già nel breve termine a prospettive di sviluppo e di redditività".
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