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Axa, ecco i finalisti di Nati per proteggere

Sono otto i progetti di protezione legati al terzo settore che si contenderanno la vittoria finale del premio di 50 mila euro

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Vengono da tutta Italia, da nord a sud, da Torino a Matera passando per Milano, Bologna, Roma, Napoli, le otto storie finaliste della seconda edizione di "Nati per proteggere", il concorso di Axa Italia voluto per sostenere i progetti legati al terzo settore, al volontariato e all’assistenza. Tra queste otto storie c’è quindi il vincitore che si aggiudicherà il premio di 50 mila euro. 

Partita lo scorso 5 maggio, la prima fase del concorso, cioè la presentazione delle candidature, si è conclusa il 16 giugno e oggi si conoscono gli otto finalisti, scelti tra 351 storie pubblicate sul sito www.natiperproteggere.it. Un numero importante che, rispetto alla prima edizione, è cresciuto del 45% (241 nel 2014). 

Parte da oggi la seconda fase che prevede la realizzazione dei video che racconteranno i profili dei finalisti e i progetti per cui si chiede il finanziamento. Le clip saranno quindi caricate sulla piattaforma e dal 5 ottobre al 13 novembre si potrà votare; le preferenze saranno quindi ponderate insieme alle valutazioni di una giuria tecnica.  

Gli otto finalisti sono: 

  • Casa Netural, un incubatore di start up professionali e co-working (Matera); 

  • Gli Orti di Itaca, una comunità che accoglie neomaggiorenni in difficoltà e ragazzi non ancora pienamente autonomi (Fornovo di Taro, Parma); 

  • la cooperativa sociale La roccia, che produce lavori sartoriali e progetti educativi e culturali indirizzati ai bambini e ai ragazzi di Scampia (Napoli); 

  • Alla ricerca del cittadino perduto, un percorso di educazione civica rivolto a bambini fino a 11 anni in scuole in difficoltà e ai margini, organizzato dalla Fondazione Muba di Milano; 

  • Il talento oltre le barriere, progetto dell’associazione L’arte nel cuore (Roma), per permettere ai bambini con disabilità di esprimersi attraverso varie forma artistiche; 

  • Roteando – la mostra interattiva è il progetto dell’associazione Rotellando che vuole sensibilizzare i normodotati sulla condizione di chi è costretto su una sedia a rotelle ma non per questo deve rinunciare alla gioia del viaggio (Villadossola, Verbania); 

  • la Fondazione Alberto Colonnetti garantisce il prestito bibliotecario a molti ospedali di Torino e provincia e vorrebbe continuare a farlo; 

  • Re-Use With Love è un’associazione bolognese che distribuisce gratuitamente vestiti usati nella sua boutique in stile vintage e vorrebbe ampliare questo metodo anche in altre città.

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