Hyperion Insurance, ricavi su del 50% nel 2015
Il gruppo nel 2015 si è rafforzato con l’acquisizione di Rkh holdings
18/01/2016
Il gruppo Hyperion, tra i principali gruppi di intermediazione assicurativa del mondo (presente nel nostro Paese attraverso Dual Italia), ha annunciato i risultati dell'esercizio 2015, chiuso il 30 settembre 2015.
Le performance riflettono l'anno di trasformazione del gruppo e dimostrano “un importante risultato nel difficile scenario del settore e dell'economia globale”, spiega una nota diffusa da Hyperion. I ricavi sono aumentati del 50%, portandosi a 299 milioni di sterline da 199 milioni di sterline registrate nel 2014.
L’Ebitda del gruppo è aumentato del 31%, raggiungendo quota 56,7 milioni di sterline (da 43,2 milioni di sterline nel 2014), mentre il margine Ebitda è sceso leggermente al 19%, prevalentemente per effetto di continui investimenti in acquisizioni e start-up (2014: 22%).
Il gruppo ha conseguito una crescita organica dei profitti del 5% (7% nel 2014).
Il gruppo ha completato, lo scorso 29 aprile, l’acquisizione di Rkh holdings, operazione che ha apportato una solida rete di distribuzione retail nel Regno Unito e a livello internazionale; oltre a Rkh, Hyperion ha effettuato nel 2015 un numero rilevante di acquisizioni che hanno ampliato la sua rete distributiva e la sua offerta di prodotti, sia geograficamente sia in termini di posizionamento all’interno di mercati specialistici.
L’operazione Rkh pesa sui conti
La struttura, l’integrazione e il relativo profilo finanziario dell’acquisizione di Rkh, così come le altre acquisizioni, si riflettono nel conto economico 2015 del gruppo. In particolare, la maggioranza dei corrispettivi dovuti ai dipendenti-azionisti di Rkh sarà, come previsto, contabilizzata (in conformità ai principi contabili internazionali Ifrs) su un periodo differito al 2017. Inoltre, nell'aprile 2015, Hyperion ha ottenuto un rifinanziamento del debito pari a 750 milioni di dollari che ha comportato l’iscrizione a conto economico del gruppo di oneri finanziari ordinari e straordinari. “Nel 2015 sono stati iscritti costi una tantum legati all’integrazione e altre spese correlate alle acquisizioni. Di conseguenza – spiega Hyperion – il gruppo mostra nel 2015 una perdita di 81,4 milioni di sterline (Ifrs), pur registrando un significativo aumento del profitto operativo”.
Pertanto il consiglio di amministrazione ha stabilito che Hyperion non pagherà dividendi in relazione all’esercizio 2015.
“Il 2015 – ha spiegato l’amministratore delegato di Hyperion, David Howden – è stato un anno cruciale per ciò che abbiamo conseguito per il futuro di Hyperion. Il nostro impegno per una strategia di lungo termine, volta a creare valore sostenibile per i nostri azionisti tramite crescita organica e acquisizioni strategiche che offrano un bilanciamento del nostro modello operativo, della nostra presenza a livello geografico e della gamma di prodotti, resta immutato”. Secondo Howden, i tre pilastri del gruppo (brokeraggio retail, riassicurazione e sottoscrizione assicurativa), “si differenziano in modo chiaro dalla concorrenza e sono tutti leader nel proprio settore. Queste tre anime, insieme, e sostenute da un azionariato a maggioranza costituito dai propri dipendenti, costituiscono una proposta davvero unica per clienti, mercati assicurativi, intermediari e dipendenti.
Guardando al futuro – conclude Howden – il 2015 ha creato le basi sulle quali continueremo a costruire un gruppo che si distingue grazie alla presenza di persone straordinarie e che offre a clienti e partner servizi differenti rispetto ai competitor, proprio perché è di proprietà dei suoi dipendenti”.
Le performance riflettono l'anno di trasformazione del gruppo e dimostrano “un importante risultato nel difficile scenario del settore e dell'economia globale”, spiega una nota diffusa da Hyperion. I ricavi sono aumentati del 50%, portandosi a 299 milioni di sterline da 199 milioni di sterline registrate nel 2014.
L’Ebitda del gruppo è aumentato del 31%, raggiungendo quota 56,7 milioni di sterline (da 43,2 milioni di sterline nel 2014), mentre il margine Ebitda è sceso leggermente al 19%, prevalentemente per effetto di continui investimenti in acquisizioni e start-up (2014: 22%).
Il gruppo ha conseguito una crescita organica dei profitti del 5% (7% nel 2014).
Il gruppo ha completato, lo scorso 29 aprile, l’acquisizione di Rkh holdings, operazione che ha apportato una solida rete di distribuzione retail nel Regno Unito e a livello internazionale; oltre a Rkh, Hyperion ha effettuato nel 2015 un numero rilevante di acquisizioni che hanno ampliato la sua rete distributiva e la sua offerta di prodotti, sia geograficamente sia in termini di posizionamento all’interno di mercati specialistici.
L’operazione Rkh pesa sui conti
La struttura, l’integrazione e il relativo profilo finanziario dell’acquisizione di Rkh, così come le altre acquisizioni, si riflettono nel conto economico 2015 del gruppo. In particolare, la maggioranza dei corrispettivi dovuti ai dipendenti-azionisti di Rkh sarà, come previsto, contabilizzata (in conformità ai principi contabili internazionali Ifrs) su un periodo differito al 2017. Inoltre, nell'aprile 2015, Hyperion ha ottenuto un rifinanziamento del debito pari a 750 milioni di dollari che ha comportato l’iscrizione a conto economico del gruppo di oneri finanziari ordinari e straordinari. “Nel 2015 sono stati iscritti costi una tantum legati all’integrazione e altre spese correlate alle acquisizioni. Di conseguenza – spiega Hyperion – il gruppo mostra nel 2015 una perdita di 81,4 milioni di sterline (Ifrs), pur registrando un significativo aumento del profitto operativo”.
Pertanto il consiglio di amministrazione ha stabilito che Hyperion non pagherà dividendi in relazione all’esercizio 2015.
“Il 2015 – ha spiegato l’amministratore delegato di Hyperion, David Howden – è stato un anno cruciale per ciò che abbiamo conseguito per il futuro di Hyperion. Il nostro impegno per una strategia di lungo termine, volta a creare valore sostenibile per i nostri azionisti tramite crescita organica e acquisizioni strategiche che offrano un bilanciamento del nostro modello operativo, della nostra presenza a livello geografico e della gamma di prodotti, resta immutato”. Secondo Howden, i tre pilastri del gruppo (brokeraggio retail, riassicurazione e sottoscrizione assicurativa), “si differenziano in modo chiaro dalla concorrenza e sono tutti leader nel proprio settore. Queste tre anime, insieme, e sostenute da un azionariato a maggioranza costituito dai propri dipendenti, costituiscono una proposta davvero unica per clienti, mercati assicurativi, intermediari e dipendenti.
Guardando al futuro – conclude Howden – il 2015 ha creato le basi sulle quali continueremo a costruire un gruppo che si distingue grazie alla presenza di persone straordinarie e che offre a clienti e partner servizi differenti rispetto ai competitor, proprio perché è di proprietà dei suoi dipendenti”.
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David howden,