L’ottimo 2016 di Generali
Il gruppo triestino realizza un risultato operativo record, il miglior utile netto d 9 anni, e registra 70 milioni di risparmio nei costi
16/03/2017
Il gruppo Generali archivia un 2016 molto positivo. La stessa compagnia, in una nota, sottolinea la propria soddisfazione definendo i risultati “ottimi” ed “eccellenti”. Molti sono i fattori che motivano l’entusiasmo che si respira a Trieste. Primo tra tutti il risultato operativo record, superiore ai 4,8 miliardi (+0,9% rispetto ai 4,7 del 31 dicembre 2015), che rappresenta la miglior performance di sempre. A concorrere a questo traguardo, spiega Generali, hanno contribuito entrambi i segmenti, vita e danni, “sostenuti dal forte sviluppo delle performance tecniche e da una maggiore disciplina nei costi Opex”. Questi ultimi per la prima volta sono in calo, di circa 70 milioni di euro: ciò permetterà di anticipare al 2018 il target di 200 milioni di risparmi al 2019.
Ma dati molto positivi arrivano anche dal fronte dell’utile netto e della cedola, che, evidenzia il Leone triestino, sono i migliori degli ultimi nove anni: il primo cresce del 2,5% arrivando a quota 2,08 miliardi nonostante i minori profitti di realizzo “frutto di una gestione in linea con la strategia di preservare la futura redditività”, osserva Generali; anche il dividendo per azione sale, arrivando a 0,80 euro per azione, in crescita dell’11,1% rispetto agli 0,72 euro del 2015. “Nonostante uno scenario macroeconomico sfidante e un contesto di bassi tassi d’interesse – spiega Generali – le azioni intraprese dal gruppo hanno determinato un’ottima redditività operativa che si mantiene a livelli superiori al target, una redditività tecnica in costante miglioramento, una continua attenzione alla gestione dei costi, una produzione sempre più profittevole e una solidità patrimoniale ulteriormente confermata”.
Unica nota stonata quella che arriva sul versante della produzione, dove la raccolta complessiva ammonta a 70 miliardi, in calo del -3,9% rispetto ai 74 miliardi del 2015. Si comportano bene i rami danni, dove si registra una crescita del 2,1%, “a conferma del trend già osservato nel corso dell’anno”, con un combined ratio che migliora ulteriormente a 92,5% (-0,7 punti), grazie al calo del loss ratio (-0,8 punti). Al contrario, nei rami vita, i premi si attestano a 49 miliardi (-6,3% rispetto ai 53 miliardi del 2015): secondo Generali, tuttavia, ciò sarebbe una conseguenza “sia dell’approccio sempre più disciplinato nell’offerta, volto all'ottimizzazione del ritorno del capitale investito, sia dell’attuale andamento dei mercati finanziari”; su questo aspetto il gruppo sottolinea “l’ottima qualità della raccolta netta che supera 12 miliardi di euro (-18,5%), al di sopra della media degli ultimi cinque anni.
“Gli eccellenti risultati del 2016 – ha spiegato il group ceo di Generali, Philippe Donnet, confermano Generali come leader del settore in termini di redditività e di performance, dimostrando la nostra capacità di mantenere gli impegni presi con il mercato. Il risultato operativo e la generazione di cassa sono i più elevati di sempre, sostenuti dall'ulteriore miglioramento delle performance in tutto il gruppo. Nel business vita, la raccolta netta è particolarmente solida, con elevati margini di redditività grazie ad un focus ben calibrato del nostro portafoglio prodotti. Nel danni abbiamo ulteriormente migliorato il combined ratio, già il migliore tra i competitor. Grazie a una maggiore attenzione all’efficienza della nostra macchina operativa, per la prima volta abbiamo ridotto i costi e saremo in grado di raggiungere con un anno di anticipo il nostro target di risparmi nei mercati maturi, previsto inizialmente nel 2019”. Secondo Donnet, i progressi fatti nell’ultimo anno sono un importante segnale per il futuro: “stiamo già conseguendo i primi risultati del nostro piano Simpler, Smarter. Faster lanciato a novembre 2016. Andremo avanti partendo da qui, continuando ad accelerare l’esecuzione della nostra strategia grazie al lavoro di squadra di un eccellente team di management”. Il numero uno del Leone, inoltre, sottolinea l’importante ruolo giocato dalla rete distributiva di Generali: “un modello unico nel suo genere – osserva – costituito da oltre 150 mila agenti esclusivi e venditori nel mondo, che assicurano una relazione privilegiata con i nostri clienti. Questo, unito all’ineguagliabile spirito di appartenenza e passione che caratterizza i dipendenti di Generali, è un punto di forza fondamentale per continuare sulla strada intrapresa”.
Infine, un velato riferimento alle recenti vicende (e ai rumors) che hanno visto il gruppo triestino preda di altri grandi player assicurativi: “siamo orgogliosi di questi risultati – ha detto Donnet – ma li consideriamo solo un primo passo nel percorso intrapreso per diventare la migliore compagnia di assicurazione per clienti, agenti, dipendenti e investitori e guardiamo al futuro con fiducia, come un gruppo indipendente, italiano, a vocazione internazionale”.
Ma dati molto positivi arrivano anche dal fronte dell’utile netto e della cedola, che, evidenzia il Leone triestino, sono i migliori degli ultimi nove anni: il primo cresce del 2,5% arrivando a quota 2,08 miliardi nonostante i minori profitti di realizzo “frutto di una gestione in linea con la strategia di preservare la futura redditività”, osserva Generali; anche il dividendo per azione sale, arrivando a 0,80 euro per azione, in crescita dell’11,1% rispetto agli 0,72 euro del 2015. “Nonostante uno scenario macroeconomico sfidante e un contesto di bassi tassi d’interesse – spiega Generali – le azioni intraprese dal gruppo hanno determinato un’ottima redditività operativa che si mantiene a livelli superiori al target, una redditività tecnica in costante miglioramento, una continua attenzione alla gestione dei costi, una produzione sempre più profittevole e una solidità patrimoniale ulteriormente confermata”.
Unica nota stonata quella che arriva sul versante della produzione, dove la raccolta complessiva ammonta a 70 miliardi, in calo del -3,9% rispetto ai 74 miliardi del 2015. Si comportano bene i rami danni, dove si registra una crescita del 2,1%, “a conferma del trend già osservato nel corso dell’anno”, con un combined ratio che migliora ulteriormente a 92,5% (-0,7 punti), grazie al calo del loss ratio (-0,8 punti). Al contrario, nei rami vita, i premi si attestano a 49 miliardi (-6,3% rispetto ai 53 miliardi del 2015): secondo Generali, tuttavia, ciò sarebbe una conseguenza “sia dell’approccio sempre più disciplinato nell’offerta, volto all'ottimizzazione del ritorno del capitale investito, sia dell’attuale andamento dei mercati finanziari”; su questo aspetto il gruppo sottolinea “l’ottima qualità della raccolta netta che supera 12 miliardi di euro (-18,5%), al di sopra della media degli ultimi cinque anni.
“Gli eccellenti risultati del 2016 – ha spiegato il group ceo di Generali, Philippe Donnet, confermano Generali come leader del settore in termini di redditività e di performance, dimostrando la nostra capacità di mantenere gli impegni presi con il mercato. Il risultato operativo e la generazione di cassa sono i più elevati di sempre, sostenuti dall'ulteriore miglioramento delle performance in tutto il gruppo. Nel business vita, la raccolta netta è particolarmente solida, con elevati margini di redditività grazie ad un focus ben calibrato del nostro portafoglio prodotti. Nel danni abbiamo ulteriormente migliorato il combined ratio, già il migliore tra i competitor. Grazie a una maggiore attenzione all’efficienza della nostra macchina operativa, per la prima volta abbiamo ridotto i costi e saremo in grado di raggiungere con un anno di anticipo il nostro target di risparmi nei mercati maturi, previsto inizialmente nel 2019”. Secondo Donnet, i progressi fatti nell’ultimo anno sono un importante segnale per il futuro: “stiamo già conseguendo i primi risultati del nostro piano Simpler, Smarter. Faster lanciato a novembre 2016. Andremo avanti partendo da qui, continuando ad accelerare l’esecuzione della nostra strategia grazie al lavoro di squadra di un eccellente team di management”. Il numero uno del Leone, inoltre, sottolinea l’importante ruolo giocato dalla rete distributiva di Generali: “un modello unico nel suo genere – osserva – costituito da oltre 150 mila agenti esclusivi e venditori nel mondo, che assicurano una relazione privilegiata con i nostri clienti. Questo, unito all’ineguagliabile spirito di appartenenza e passione che caratterizza i dipendenti di Generali, è un punto di forza fondamentale per continuare sulla strada intrapresa”.
Infine, un velato riferimento alle recenti vicende (e ai rumors) che hanno visto il gruppo triestino preda di altri grandi player assicurativi: “siamo orgogliosi di questi risultati – ha detto Donnet – ma li consideriamo solo un primo passo nel percorso intrapreso per diventare la migliore compagnia di assicurazione per clienti, agenti, dipendenti e investitori e guardiamo al futuro con fiducia, come un gruppo indipendente, italiano, a vocazione internazionale”.
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