La preventive insurance di Bnp Paribas Cardif
Il contest internazionale Open-F@b Call4Ideas 2017premierà le tre migliori idee innovative presentate entro il 23 ottobre
19/10/2017
Prevenire è meglio che curare. Un concetto forse lapalissiano. Ma se applicato in modo sistematico può apportare significativi benefici, tanto alla salute quanto al portafoglio. Basta ricordare a quanto ammonta la spesa degli italiani in sanità privata: 37 miliardi di euro (pari al 2,2% del Pil). Una spesa sostenuta per il 90,9% direttamente dalle famiglie. Questi dati mostrano quanto ampio sia lo spazio per gli assicuratori di offrire risposte concrete alle persone. La prevenzione sarà il tema portante di Open-F@b Call4Ideas 2017, il contest internazionale promosso da Bnp Paribas Cardif che premierà le tre migliori idee presentate entro il 23 ottobre (www.insuranceup.it/it/call4ideas) in ambito salute, casa e mobilità.
La cosiddetta preventive insurance sottolinea la trasformazione del paradigma assicurativo: non più il mero risarcimento bensì prevenzione, protezione, assistenza e interazione con il cliente. Come applicarlo in ambito salute? Attraverso polizze di nuova generazione che grazie all’utilizzo della telemedicina, del telecontrollo, dell’auto check up e alle nuove frontiere aperte dai wearable device, offrono un’ampia gamma di servizi cuciti addosso alle esigenze del singolo. Secondo Bnp Paribas Cardif, le start-up con la loro dinamicità e le novità di cui sono costantemente portatrici, possono fornire un valido contributo agli assicuratori. Secondo l’elaborazione della compagnia (su dati Istat), quasi un italiano su tre (29,9%) non è in buona salute. In particolare, il 17,4% della popolazione soffre di ipertensione, il 5,3% di diabete e il 3,9% di malattie del cuore.
Allo stesso tempo, però, l’Italia è all’ultimo posto nella classifica europea per spesa in prevenzione sanitaria, dedicando a questa voce appena lo 0,5% della spesa complessiva in sanità rispetto alla media Ue, pari a circa il 3%. Anche la prevenzione da parte dei privati ha ampi margini di crescita: secondo dati Ivass, in Italia la spesa “out of pocket” coperta da strumenti assicurativi rappresenta appena il 13,4% del totale della spesa sanitaria sostenuta dai cittadini, a fronte del 43% della Germania, del 65,8% della Francia e del 76% degli Stati Uniti.
La cosiddetta preventive insurance sottolinea la trasformazione del paradigma assicurativo: non più il mero risarcimento bensì prevenzione, protezione, assistenza e interazione con il cliente. Come applicarlo in ambito salute? Attraverso polizze di nuova generazione che grazie all’utilizzo della telemedicina, del telecontrollo, dell’auto check up e alle nuove frontiere aperte dai wearable device, offrono un’ampia gamma di servizi cuciti addosso alle esigenze del singolo. Secondo Bnp Paribas Cardif, le start-up con la loro dinamicità e le novità di cui sono costantemente portatrici, possono fornire un valido contributo agli assicuratori. Secondo l’elaborazione della compagnia (su dati Istat), quasi un italiano su tre (29,9%) non è in buona salute. In particolare, il 17,4% della popolazione soffre di ipertensione, il 5,3% di diabete e il 3,9% di malattie del cuore.
Allo stesso tempo, però, l’Italia è all’ultimo posto nella classifica europea per spesa in prevenzione sanitaria, dedicando a questa voce appena lo 0,5% della spesa complessiva in sanità rispetto alla media Ue, pari a circa il 3%. Anche la prevenzione da parte dei privati ha ampi margini di crescita: secondo dati Ivass, in Italia la spesa “out of pocket” coperta da strumenti assicurativi rappresenta appena il 13,4% del totale della spesa sanitaria sostenuta dai cittadini, a fronte del 43% della Germania, del 65,8% della Francia e del 76% degli Stati Uniti.
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