Raccolta vita: agenti penalizzati
04/04/2012
Secondo i dati Ania, il calo generale delle assicurazioni nel nostro Paese si attesta, per il 2011, al 12%. La diminuzione della raccolta vita, scesa del 18% rispetto al 2010, è la causa di questo trend negativo, mentre notizie più positive arrivano dai rami danni, cresciuti nell'ultimo anno del 2,6%. La crisi economica ha così lasciato un segno preoccupante, destinato purtroppo a permanere anche per i prossimi mesi. Il 2012, infatti già si è aperto, rispetto al 2011, con un - 38% per la raccolta vita. Le scelte degli italiani continuano ad orientarsi, comprensibilmente, verso prodotti garantiti e capaci di non mettere a rischio risparmi faticosamente conquistati. Tra le realtà favorite nella raccolta spiccano le Poste e il canale bancario, grazie alla capillare presenza sul territorio e alla facilità di contatto con il cliente. Gli agenti, in uno scenario già poco favorevole per la raccolta vita, risultano così penalizzati. A meno che non siano in grado di intercettare la già scarsa propensione al risparmio degli italiani facendo leva sul rapporto personale, di fiducia, con il singolo cliente, sul valore della consulenza, e, naturalmente, sul valore dell'offerta.
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