Il vita ha ripreso a correre in tutto il mondo
Secondo l’ultimo report Sigma di Swiss Re la raccolta globale del segmento dovrebbe crescere del 3% quest’anno, a 3.100 miliardi di dollari: la previsione è che si arriverà a 4.800 miliardi nel 2035
L’aumento dei salari reali, i tassi di interesse ancora elevati in mercati chiave come gli Stati Uniti, e la crescita della classe media nei mercati emergenti sono tra i fattori che hanno favorito la crescita a livello mondiale della raccolta assicurativa vita. A fotografare lo stato dell’arte del settore è Swiss Re, che nell’ultimo report Sigma, pubblicato oggi, stima che sia quest’anno, sia nel prossimo, la raccolta premi globale vita aumenterà del 3% annuo, il doppio della media degli ultimi 10 anni. Un ritmo che, secondo il riassicuratore svizzero, si profila stabile anche in futuro visto che quest’anno la raccolta premi globale vita dovrebbe raggiungere i 3.100 miliardi di dollari, con la prospettiva di arrivare a 4.800 miliardi nel 2035 (+54% in 10 anni).
Nel report, dal titolo Growth in the shadow of (geo-)politics, gli analisti di Swiss Re spiegano che a sostenere la domanda nel mondo sono in primis i baby boomer. Una generazione che sta entrando in età da pensione “proprio mentre tassi d’interesse più elevati rafforzano il mercato del risparmio assicurativo e questa è una convergenza favorevole”, spiega Paul Murray, ceo Life & Health Reinsurance di Swiss Re. “I pensionati – aggiunge – sono alla ricerca di un reddito stabile e privo di preoccupazioni, e il settore assicurativo si sta facendo avanti per soddisfare questa domanda”.
I trend in Europa, Usa e Cina
I consumatori di tutto il mondo stanno approfittando dei tassi di interesse ancora elevati per acquistare prodotti finanziari legati al risparmio. La tendenza è più forte negli Stati Uniti, dove le vendite di rendite individuali dovrebbero raggiungere un nuovo record di oltre 400 miliardi di dollari nel 2024, ben al di sopra della media di 234 miliardi di dollari degli ultimi dieci anni. Anche nel Regno Unito la domanda di rendite a tasso fisso dovrebbe rimanere elevata nel 2024, prima di rallentare nel 2025 e 2026. In Cina, la prevista riduzione dei tassi d’interesse ha accelerato le vendite nel breve termine ma si prevede che una forte domanda peer questi prodotti persisterà nel medio e lungo periodo.
Sempre secondo Swiss Re, a causa della riduzione dei tassi di interesse, i consumatori dei mercati avanzati si orienteranno sempre più verso polizze index-linked. In Europa, e specialmente in Italia e Francia, la vendita di questi prodotti è in forte aumento, ma dal prossimo anno la tendenza dovrebbe estendersi agli Stati Uniti. Inoltre, in Europa si registra una solida domanda di assicurazioni per invalidità e assistenza a lungo termine
Danni, il riprezzamento dei rischi spinge la crescita dei premi
Nel settore danni, il riprezzamento dei rischi dovuto all’aumento dei sinistri spinge la crescita dei premi globali: secondo Swiss Re, aumenteranno del 4,3% nel 2024, e poi del 2,3% nel 2025 e 2026 (la media degli ultimi 5 anni è stata del 3,1%). Ulteriori miglioramenti nei risultati degli investimenti grazie a tassi d’interesse ancora elevati dovrebbero sostenere la redditività complessiva degli assicuratori danni. Swiss Re stima che il Roe nei sei maggiori mercati assicurativi danni sarà del 10% sia nel 2025 che 2026, così da superare il costo del capitale.
L’economia globale, secondo il colosso della riassicurazione svizzera, dovrebbe continuare a crescere il modo solido. Il Pil globale dovrebbe attestarsi al 2,8% nel 2025 e al 2,7% nel 2026, in lieve calo rispetto alla crescita media del 3,1% del decennio pre-pandemia. Tuttavia, vi sono significative divergenze regionali e i rischi sono orientati verso scenari più sfavorevoli a causa dell'acuirsi delle tensioni geopolitiche e dell'incertezza delle politiche commerciali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Paul murray,