Sna, continua la protesta contro il Preventivatore
Nuova lettera firmata dal presidente del sindacato, Claudio Demozzi, al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
Sna scrive al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per protestare contro la sordità del Governo rispetto alle proteste degli agenti riguardo al preventivatore di Ivass e agli obblighi contenuti nel Regolamento 51 di Ivass.
"La risposta del sottosegretario on. Massimo Bitonci all’interrogazione dei parlamentari Andrea De Bertoldi e Tommaso Foti, avente ad oggetto l’art. 132/bis del Codice delle assicurazioni e il Regolamento Ivass n. 51 (Preventivatore obbligatorio Rca, impugnato dal Sindacato nazionale agenti e dichiarato parzialmente illegittimo dal Tar Lazio), nel corso della seduta n. 111 della Camera dei deputati, ci ha lasciati delusi, amareggiati, certamente insoddisfatti", si legge nella lettera firmata dal presidente del sindacato, Claudio Demozzi.
Perciò la protesta degli agenti, che in questi mesi si è svolta attraverso il non rispetto delle norme contenute nei regolamenti, proseguirà "nella forma della disobbedienza civile, stante l’impossibilità pratica (e tecnica) di adempiere alle nuove norme obbligatorie volute dall’Ivass".
Gli agenti metteranno in atto "altre forme di sensibilizzazione" coinvolgendo i clienti, che, si legge nella lettera, "hanno già dimostrato di condividere le nostre posizioni sottoscrivendo a migliaia la nostra denuncia-protesta".
Sna rimprovera il Governo, da cui si sarebbe aspettato "ben altro atteggiamento", anche perché gli agenti "sono più di ventimila, con quasi quarantamila lavoratori dipendenti e circa duecentomila collaboratori ausiliari".
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