Sna chiede una nuova commissione parlamentare d'inchiesta
Servirà, scrive il presidente del sindacato, Claudio Demozzi, in una lettera, a fornire raccomandazioni specifiche per riformare il sistema bancario e assicurativo
Il Sindacato nazionale agenti, attraverso una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai gruppi parlamentari di Camera e Senato, firmata dal presidente Claudio Demozzi chiede che sia riaperta una Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, assicurativo e finanziario italiano.
Dopo la conclusione dei lavori, e la pubblicazione della relazione della commissione parlamentare nominata nella scorsa legislatura, Sna, si legge nella lettera, “vive con preoccupazione la mancata (ri)costituzione della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, assicurativo e finanziario italiano a distanza di alcuni mesi dall’insediamento del nuovo Governo da Lei (Meloni, ndr) presieduto”.
Secondo Sna, tra le altre cose, la commissione servirà a portare “raccomandazioni specifiche per riformare il sistema bancario e assicurativo”.
Nello specifico, Demozzi fa notare che “la valutazione delle principali criticità che, ormai da alcuni decenni, caratterizzano il rapporto professionale e giuridico tra gli intermediari professionali (agenti e broker) e le imprese di assicurazioni in Italia, potrebbe giovare alla messa al bando di pratiche negoziali e commerciali che pregiudicano l’evoluzione culturale e professionale degli intermediari assicurativi e finanziari nonché gli interessi dei consumatori, con positive ripercussioni sulla concorrenza e dunque sull’efficienza dell’intero sistema. Al riguardo segnaliamo – continua la lettera –, a puro titolo informativo, che l’ultimo accordo quadro nazionale, sottoscritto da Sna e Ania, che regola i rapporti tra Imprese e agenti di assicurazione (Ana, Accordo nazionale agenti imprese) risale al 2003 e benché scaduto da oltre quindici anni non è oggetto di contrattazione per il suo rinnovo”.
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