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I tratti distintivi dell’Associazione Agenti Allianz

Solidità, coesione, visione del futuro. I messaggi condivisi tra agenti e compagnia nel corso dell’assemblea della tripla A, tenutasi a Venezia il 7 e 8 marzo, si articolano su questi tre termini che racchiudono risultati di business, valori identitari e programmi per i prossimi mesi

I tratti distintivi dell’Associazione Agenti Allianz
Assistere ai congressi dei gruppi agenti è sempre un’esperienza che stimola a ricercare quanto vi sia di sinergico tra le strategie, il posizionamento, l’approccio al mercato delle compagnie e la fisionomia della rete agenziale, il livello di interazione e confronto, le problematiche da gestire e le opportunità da cogliere. 
Partendo dal titolo dell’evento tenutosi nei giorni scorsi a Venezia, “L’Associazione Agenti Allianz nell’era dell’intelligenza artificiale”, è stato molto interessante raccogliere alcuni messaggi fondamentali indirizzati alla platea. Il primo messaggio, che sullo sfondo ha accompagnato la due giorni di lavori, riguarda la solidità della compagnia, basti pensare ai risultati record raggiunti nel 2023 a livello di gruppo: un rialzo del 5,5% del volume d’affari totale, che sale a 161,7 miliardi di euro e un utile netto attribuibile agli azionisti pari a 8,5 miliardi di euro, in crescita del 33%. 
Risultati a cui gli agenti in Italia, come ha evidenziato il presidente AAA Ennio Busetto, hanno contribuito in modo determinante. 
Parliamo di un vantaggio competitivo che evidentemente consente di guardare al futuro all’insegna della crescita, dell’evoluzione nell’approccio al cliente e anche di investimenti per le agenzie. 

UNITÀ E INCLUSIONE PER TUTTE LE AGENZIE
Attraverso i diversi interventi nell’ambito del convegno è emerso poi un messaggio fondamentale anche per tutta la categoria degli agenti: l’importanza della coesione.  Un valore che si è tradotto nel totale consenso alla riconferma di Ennio Busetto a presidente dell’AAA (637 voti su 672 votanti, 35 schede bianche) e in un unanime riconoscimento alla bontà del lavoro svolto negli ultimi tre anni. 
La dimostrazione dell’unità degli agenti risale del resto a dieci anni fa, quando Tonino Rosato, Massimo Gabrielli, Giovanni Trotta decisero di unire le tre associazioni di cui erano presidenti, rispettivamente l’Unione italiana agenti Allianz (Uia), il gruppo agenti Lloyd Adriatico (Gala) e il gruppo agenti Allianz Subalpina (Gna) per dare vita all’Associazione agenti Allianz, un unico organismo di rappresentanza che potesse aiutare con più forza i colleghi a gestire la portata dei cambiamenti in atto. 
La coesione e la necessità di coinvolgere tutte le agenzie continuano a rappresentare un pilastro su cui proseguire nelle attività di rappresentanza, così come hanno dimostrato le sollecitazioni di Busetto e di Umberto D’Andrea, past president del gruppo, a includere anche le 25 agenzie che hanno finora aderito al Progetto 51, varato tempo fa da Allianz Italia e osteggiato con decisione dal Sindacato Nazionale Agenti


Giacomo Campora, ad di Allianz Spa

GLI AGENTI E LE NUOVE FRONTIERE DELL'AI
E veniamo ora al dialogo con la compagnia e in particolare ai messaggi rivolti agli agenti sulla visione del futuro.
Giacomo Campora, ad di Allianz Spa, invitato a portare alla platea le sue riflessioni sulla relazione tra agenti e intelligenza artificiale, ha sapientemente illustrato i diversi volti dell’AI, machine learning, reti neurali,  deep learning, quantum computing, costruendo interessanti analogie tra le agenzie, il mondo della navigazione (la Vendée Globe) e la precisione richiesta in pasticceria. 
Partito da un sentito riconoscimento al cambiamento di mentalità e di apertura all’innovazione introdotti anni fa da George Sartorel nel suo incarico ai vertici di Allianz Italia, il messaggio di Campora agli agenti è stato incisivo, chiaro, inconfutabile: la capacità di utilizzo e di governo dei dati acquisita dalla compagnia consente di mantenere fermo il timone, così come anche gli agenti, dotati di strumenti adeguati, potranno governare le agenzie e gestire gli imprevisti. Ecco allora che l’intelligenza artificiale può rappresentare quello strumento di precisione per affrontare il futuro anche quando l’esperienza e l’intuizione non bastano più. E anche quando la fiducia, vero collante nella relazione con il cliente, deve continuare a essere coltivata e valorizzata. 
La promessa di Giacomo Campora è quella di sostenere la rete agenziale dotandola di tecnologie e prodotti indispensabili per distinguersi sul mercato, rafforzare il rapporto di fiducia con la clientela, migliorare i processi, potenziare le attività commerciali. 

CAPACITÀ DI DIALOGO E MAGGIORI RESPONSABILITÀ 
Esempi concreti delle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale nelle agenzie di assicurazioni sono stati presentati da Alessandro Vitale, ceo di Conversate, che ha mostrato il livello di accuratezza con cui l’AI consente di operare anche nelle fasi di offerta di prodotti assicurativi specifici (raccomandando la necessaria fase di supervisione da parte degli agenti prima della divulgazione), nonché le possibilità di far evolvere l’interazione tra agenti e clienti attraverso video e immagini o la velocità di valutazione dei danni nella gestione dei sinistri. 
Il tempo ci dirà quante e quali applicazioni dell’AI saranno effettivamente diffuse nelle agenzie del nostro paese, in che modo queste applicazioni potranno favorire la fiducia del cliente e quali innovazioni potranno essere acquisite a livello di sistema. 
Se il futuro degli agenti Allianz è segnato anche dalla loro capacità di confrontarsi con l’intelligenza artificiale sfruttandone il valore, resta però il fatto che per l’intera categoria degli intermediari urge chiarire quali sono i profili di responsabilità che queste tecnologie introducono in un quadro normativo, a partire da Idd e Pog, molto complesso e in continua evoluzione. 
Per Ennio Busetto e la sua squadra i prossimi mesi si aprono con molte sfide da superare attraverso la ricerca di un costruttivo dialogo con la compagnia, che si prospetta non sempre facile soprattutto in previsione del rinnovo dell’accordo economico: un percorso che il presidente potrà affrontare forte del consenso ricevuto a Venezia e della volontà condivisa dai colleghi di agire all’insegna dell’unità, segnale anche della passione con cui gli agenti svolgono la propria professione. Una passione che sembra aver permeato l’evento di Venezia insieme all’orgoglio, palpabile, di far parte di un gruppo solido e competitivo come l’Associazione Agenti Allianz.

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