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Anapa: bene contratto standard Rca, ma salvare l'autonomia negoziale

Ieri tavolo tecnico con il MIse e l'Isvap

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Anapa, la nuova associazione degli agenti di assicurazione, nata lo scorso 30 novembre a Bologna, ritiene condivisibile, in linea di principio", consentire al consumatore l'effettiva comparabilità dei prodotti Rca, partendo da condizioni contrattuali standard e comuni fra tutte le compagnie, "e potendo orientare di conseguenza le scelte di acquisto concentrandosi sulle dinamiche di prezzo".

Ieri pomeriggio l'associazione è stata convocata dal ministero dello Sviluppo economico per un tavolo tecnico con l'Isvap, per discutere delle novità del decreto legge Sviluppo bis, convertito in legge dal parlamento proprio ieri in mattinata. I due vice presidenti di Anapa Alessandro Lazzaro ed Enrico Ulivieri, accompagnati dal consulente Antonello Galdi, insieme al Mise e all'Autorità di vigilanza, si sono concentrati soprattutto sul contratto standard nella Rc auto.

Anapa ha ribadito che il contratto base "al fine di non violare l'autonomia negoziale, sia in materia di offerta contrattuale in termini di condizioni e di premio, sia in relazione all'attività consulenziale degli agenti di assicurazione" dovrà prevedere unicamente quelle clausole necessarie all'adempimento dell'obbligo di legge, restringendo all'essenziale gli interventi normativi di attuazione nella definizione dei casi di riduzione del premio e di ampliamento della copertura.

Gli agenti hanno poi sottolineato "tutti i possibili rischi" derivanti dalla disintermediazione "soprattutto nel ramo Rc auto". Secondo Anapa il sistema "nonostante tutto, crisi economica compresa, ha retto in termini di quote di mercato e di occupazione". La preoccupazione per la chiusura di piccole e medie agenzie, che hanno un business focalizzato sull'auto, è alta e la disintermediazione, in questo senso, andrebbe solo a vantaggio "delle compagnie dirette, del canale bancario, delle Poste Italiane, e di internet (Google, etc.)".

Per quanto riguarda poi il tema della collaborazione tra intermediari, da ieri sancita possibile per legge, Anapa ha evidenziato come la propria posizione sia perfettamente in linea con la posizione dei consumatori: cioè attendere l'applicazione reale sul mercato per poterne valutare l'impatto reale.

Al di là dei risultati concreti del confronto, da Anapa traspare soddisfazione per la convocazione da parte del Mise: "si tratta di un primo, importante, considerevole risultato della neonata associazione", dicono da Bologna. Anapa è stata così ufficialmente riconosciuta tra le associazioni rappresentative degli intermediari di assicurazione.

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