Risparmio gestito, un 2019 da record
Dopo la flessione del 2018, l'industry degli investimenti ha ripreso vigore
L’industria italiana del risparmio gestito nel 2019 è tornata a crescere. Gli asset complessivamente gestiti dal sistema delle Sgr italiane ed estere attive nel nostro Paese sono aumentati di 270 miliardi di euro, +13% rispetto al 2018, dopo il calo del 3,4% sul 2017. Il patrimonio raggiunge un nuovo record storico a 2.288 miliardi di euro e nell’ultimo mese dell’anno le classi di attivo preferite dai risparmiatori sono state gli obbligazionari e gli azionari: nel mese di dicembre, gli afflussi netti sono stati pari a 10,3 miliardi. Del totale delle masse, quelle investite nelle gestioni collettive sono pari a 1.125 miliardi (49%), mentre quelle delle gestioni di portafoglio si attestano a 1.162 miliardi (51%).
Decisivo “l’effetto del rimbalzo post 2018”, ha osservato Alessandro Rota, direttore dell’ufficio studi di Assogestioni. Le performance migliori, che fanno ben sperare per il futuro, si sono realizzate soprattutto nella seconda parte dell’anno. La raccolta netta, escludendo un’operazione straordinaria dal gruppo Poste, è raddoppiata rispetto al livello dell’anno precedente a 20 miliardi contro i 10 miliardi del 2018.
Permane, infine, la sfida, ha chiosato Rota, a persuadere i risparmiatori a “sacrificare la liquidità di breve periodo e allungare il proprio orizzonte di investimento”.
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