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Assoprevidenza, Corbello riconfermato presidente

Il nuovo comitato direttivo resterà in carica fino al 2023

Assoprevidenza, Corbello riconfermato presidente
Sergio Corbello è stato riconfermato presidente di Assoprevidenza. La nomina è arrivata oggi, al termine dell'assemblea che ha eletto il nuovo comitato direttivo dell'associazione. Olivia Masini e Alessandro Zanon ricopriranno il ruolo di vice presidente, con la prima che, nello specifico, assumerà la carica di vice presidente vicario. Il comitato direttivo è composto da Alessandro Baldi, Fabio Cappelloni, Giuseppe Chianese, Agostino Cingarlini, Luigi Di Falco, Ivonne Forno, Claudio Graziano, Teresa Greco, Gabriele Livi, Graziano Lo Bianco, Franca Maino, Fabio Marchetti, Eugenio Ruggiero, Pasquale Sandulli, Alberto Tosti, Pier Vaisitti e Gianfranco Verzaro.
L'assemblea è stata preceduta da una conferenza stampa sul ruolo che i fondi pensionistici possono ricoprire nello sviluppo e nell'ammodernamento del patrimonio immobiliare in Italia. Nello specifico, Corbello non ha escluso la possibilità che gli istituti previdenziali acquistino il credito d'imposta del 110% previsto dal decreto Rilancio per la riqualificazione degli immobili. “Stiamo ancora aspettando i dettagli della normativa secondaria, però è un'opzione su cui stiamo ragionando”, ha detto Corbello. Il presidente ha ricordato che alcuni fondi sono tuttora proprietari di grandi patrimoni immobiliari, mentre altri potrebbero entrare nel mercato investendo in fondi alternativi specializzati nella compravendita di crediti d'imposta. Corbello ha quindi affermato che, alle dovute condizioni, i benefici fiscali possono diventare interessanti opportunità di investimento. “Questi investimenti – ha detto – potrebbero unire il risultato di un rendimento comunque remunerativo con l'eventualità di mettere a disposizione dei propri iscritti un servizio di acquisto crediti a prezzo calmierato, così da agevolare lo stimolo a compiere interventi di riqualificazione abitativa”. Corbello ha concluso sottolineando il sostanziale risultato win-win che si potrebbe generare con questo genere di operazione. “Non bisogna essere Keynes – ha affermato – per capire che, se si muove l'edilizia nel nostro Paese, si muove un indotto molto articolato e si crea un circolo virtuoso per l'economia del Paese con risultati abbastanza immediati”. 
Sull'estensione del possibile contributo dei fondi pensione si è quindi soffermato il già citato Chianese, tesoriere dell'associazione. “Per sfruttare il bonus è necessario un certo spazio fiscale”, ha affermato, ricordando che i fondi pensione nel 2019, secondo l'ultima relazione della Covip, hanno erogato prestazioni per circa 8 miliardi di euro e maturato ritenute per circa 1,5-2 miliardi di euro. “Poiché l'intervento legislativo prevede un arco di compensazione di 5-10 anni, si verrebbe a creare uno spazio fiscale compreso fra 8 e 16 miliardi di euro”, ha detto Chianese. “Ipotizzando un contributo dei fondi pensione intorno al 10% dello spazio fiscale – ha concluso – il mercato della previdenza complementare potrebbe destinare all'iniziativa una somma di circa 1-1,5 miliardi di euro”.

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