Cattolica-Generali, la Consob indaga sulla genesi della partnership
Secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, l’Autorità avrebbe chiesto alle due compagnie informazioni dettagliate sull’iter che ha portato all’accordo
La Consob ha inviato a Cattolica una richiesta di informazioni dettagliate relativa alla partnership sottoscritta a giugno con il gruppo Generali, operazione nell’ambito della quale il Leone è diventato primo azionista della compagnia veronese. La richiesta di informazioni da parte della Consob è stata riferita da due fonti a conoscenza della situazione, secondo quanto riportato dal sito web de Il Sole 24 Ore, specificando che tale iniziativa è legata ai poteri dell’Autorità in materia di abuso di informazione privilegiata.
In particolare, spiega una delle fonti, Consob avrebbe chiesto a Cattolica di ricevere dati e informazioni dettagliate rispetto all’iter che ha portato all’avvio della trattativa sfociata poi nell’accordo di partnership tra i due assicuratori. Ma la stessa lettera, sostiene il Sole 24 Ore, sarebbe arrivata anche sul tavolo di Generali: i funzionari della Consob avrebbero chiesto di ricevere “dati identificativi di esponenti, dipendenti e collaboratori” delle due compagnie coinvolti nel progetto, e “di tutti i consulenti che nel tempo hanno ruotato attorno all’operazione”. Sarebbe stata sollecitata anche “la cronologia delle attività, degli incontri e dei contatti”, avuti da queste persone, “incluse le conversazioni telefoniche, lo scambio di e-mail ecc”. con riferimento a data, ora, località, nominativi dei partecipanti e oggetto del vertice o del contatto.
Cattolica, al centro di una profonda trasformazione societaria che la porterà dal prossimo primo aprile a completare il passaggio in Spa, è sotto i riflettori delle autorità di regolamentazione. L’Ivass, nell’ambito dei rilievi effettuati dopo l’ispezione conclusa con un risultato “sfavorevole”, ha chiesto alla compagnia veronese un ricambio netto del cda e un’accelerazione sulla chiusura della seconda tranche della ricapitalizzazione per 200 milioni dopo che lo scorso ottobre Generali, nell’ambito di un accordo di partnership, ha sottoscritto un aumento di capitale riservato da 300 milioni diventando il primo azionista con il 24,4%. Sull’aumento di capitale che sarà lanciato sul mercato è ancora in corso l'interlocuzione con Consob per la pubblicazione del prospetto informativo
In particolare, spiega una delle fonti, Consob avrebbe chiesto a Cattolica di ricevere dati e informazioni dettagliate rispetto all’iter che ha portato all’avvio della trattativa sfociata poi nell’accordo di partnership tra i due assicuratori. Ma la stessa lettera, sostiene il Sole 24 Ore, sarebbe arrivata anche sul tavolo di Generali: i funzionari della Consob avrebbero chiesto di ricevere “dati identificativi di esponenti, dipendenti e collaboratori” delle due compagnie coinvolti nel progetto, e “di tutti i consulenti che nel tempo hanno ruotato attorno all’operazione”. Sarebbe stata sollecitata anche “la cronologia delle attività, degli incontri e dei contatti”, avuti da queste persone, “incluse le conversazioni telefoniche, lo scambio di e-mail ecc”. con riferimento a data, ora, località, nominativi dei partecipanti e oggetto del vertice o del contatto.
Cattolica, al centro di una profonda trasformazione societaria che la porterà dal prossimo primo aprile a completare il passaggio in Spa, è sotto i riflettori delle autorità di regolamentazione. L’Ivass, nell’ambito dei rilievi effettuati dopo l’ispezione conclusa con un risultato “sfavorevole”, ha chiesto alla compagnia veronese un ricambio netto del cda e un’accelerazione sulla chiusura della seconda tranche della ricapitalizzazione per 200 milioni dopo che lo scorso ottobre Generali, nell’ambito di un accordo di partnership, ha sottoscritto un aumento di capitale riservato da 300 milioni diventando il primo azionista con il 24,4%. Sull’aumento di capitale che sarà lanciato sul mercato è ancora in corso l'interlocuzione con Consob per la pubblicazione del prospetto informativo
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