Covid-19, cure mediche rimandate o annullate per 2,1 milioni di bambini
Secondo un'indagine di Facile.it, 830mila genitori hanno dovuto rinunciare alle cure dei propri figli per problemi economici
Circa 2,1 milioni di bambini e ragazzi sono stati costretti ad annullare o rimandare visite mediche a causa del coronavirus. Un'indagine di mUp Research e Norstat per conto di Facile.it, che a gennaio aveva rilevato che tre milioni di italiani avevano rinunciato a curarsi a seguito della pandemia, mette nuovamente in evidenza gli effetti perversi dell'emergenza Covid-19. Circa 830mila genitori, inoltre, hanno dovuto rinunciare alle cure dei propri figli per problemi economici.
Nei primi dieci mesi della pandemia, secondo la ricerca, quasi sei genitori su dieci si sono visti rimandare una visita che era già stata programmata per proprio figlio. Nel 16% dei casi hanno dovuto fare i conti con la cancellazione dell'appuntamento. Il rinvio medio è stato pari a 51 giorni, ma in circa la metà dei casi (49%) la visita è stata rimandata sine die. Di fronte a questa situazione, molte famiglie (40%) si sono rivolte a una struttura privata, accentuando ulteriormente il divario sociale nell'accesso alle cure per i minori. Il costo medio per ogni singola prestazione si è attestato a 339 euro, cosa che ha spinto il 7% del campione a ricorrere a un prestito per far fronte alla spesa.
La maggioranza dei genitori (60%) ha dichiarato di aver scelto deliberatamente di rinunciare alla visita del proprio figlio per paura del contagio da Covid-19. Per il 31% del campione, come già accennato, la scelta è stata invece dettata da difficoltà economiche e, di questi, la metà ha dichiarato che i problemi erano stati generati dalla pandemia.
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