Catastrofi naturali, un 2021 pesante per i riassicuratori
Secondo Fitch, quello in corso diventerà uno dei cinque anni più costosi del secolo per i player del settore, a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici
27/10/2021
In uno scenario in cui i sinistri da catastrofi naturali sono diventati più frequenti e gravi negli ultimi anni a causa dei cambiamenti climatici, Fitch Ratings prevede che il 2021 diventerà uno dei cinque anni più costosi di questo secolo per i riassicuratori globali. Secondo l’agenzia di rating, le gravi inondazioni in Europa centrale a luglio e l’uragano Ida negli Stati Uniti di fine di agosto e inizio di settembre, insieme, potranno causare danni assicurati per oltre 40 miliardi di dollari. A livello globale, ricorda Fitch, nel primo semestre di quest’anno erano già stati assicurati circa 40 miliardi di dollari. Il totale globale per il 2021 rifletterà anche diversi eventi catastrofici minori avvenuti in questa seconda metà dell’anno, tra cui una serie di incendi, e supererà l’importo che i riassicuratori avevano preventivato.
“Prevediamo – scrive Fitch – aumenti percentuali a due cifre del tasso di crescita dei premi nel segmento property per la copertura delle catastrofi nel 2022 a causa delle eccessive perdite nel 2021 e della prospettiva di una maggiore frequenza e gravità dei sinistri da catastrofi naturali in futuro. Ciò renderebbe il 2022 il quinto anno consecutivo di aumento dei prezzi. Gli aumenti dei prezzi dovrebbero contribuire a rafforzare la redditività assicurativa del settore perché alimentano gradualmente i margini di sottoscrizione dei riassicuratori”.
Ad ogni modo, osserva Fitch, i prezzi più alti stanno rendendo il settore più resiliente agli effetti del cambiamento climatico sui modelli di claims da catastrofi naturali. “I riassicuratori hanno dimostrato disciplina nel dare la priorità ai prezzi per aumentare il rischio – evidenzia l'agenzia di rating – piuttosto che cercare di battere i concorrenti per guadagnare quote di mercato. La crescita delle obbligazioni catastrofali per trasferire il rischio direttamente agli investitori potrebbe anche diventare un fattore importante per mitigare l’esposizione del settore al rischio di cambiamenti climatici nei prossimi anni”.
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