La Camorra dietro alle false Rc auto
Arrestate 17 persone, tra cui affiliati e fiduciari del clan dei Casalesi
16/01/2014
Dietro a centinaia di polizze Rc auto false, emesse a nome di alcune compagnie assicurative di primo piano, ci sarebbe la Camorra. È quanto ha scoperto un'indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ha portato all'arresto di 17 persone, tra cui affiliati e persone di fiducia del clan dei Casalesi, gruppo Zagaria.
La banda era riuscita anche a imporre una tangente da 6000 euro al mese al gestore di un internet point ritenuto affiliato al clan Mallardo di Giugliano in Campania (Napoli), che portava avanti un'attività analoga. Le accuse contestate sono di associazione a delinquere finalizzata all'esercizio abusivo dell'attività assicurativa, oltre a quelle di estorsione, porto e detenzione di armi, aggravati dall'avere favorito un'organizzazione camorristica.
Le polizze, con i loghi falsi di importanti compagnie come Unipol, Sara Assicurazioni e Generali, già dal 2011 venivano prodotte e poi commercializzate da concessionari d'auto e agenti nei territori di Casapesenna, San Cipriano e località limitrofe. Le indagini hanno consentito di accertare che la centrale operativa dall'organizzazione era stata sistemata nella provincia di Caserta, ma sono state individuate diramazioni anche in diverse zone del territorio nazionale. Una quota dei proventi dell'attività illecita finiva nella cassa del clan dei Casalesi che poi la destinava alle famiglie degli affiliati detenuti.
La banda era riuscita anche a imporre una tangente da 6000 euro al mese al gestore di un internet point ritenuto affiliato al clan Mallardo di Giugliano in Campania (Napoli), che portava avanti un'attività analoga. Le accuse contestate sono di associazione a delinquere finalizzata all'esercizio abusivo dell'attività assicurativa, oltre a quelle di estorsione, porto e detenzione di armi, aggravati dall'avere favorito un'organizzazione camorristica.
Le polizze, con i loghi falsi di importanti compagnie come Unipol, Sara Assicurazioni e Generali, già dal 2011 venivano prodotte e poi commercializzate da concessionari d'auto e agenti nei territori di Casapesenna, San Cipriano e località limitrofe. Le indagini hanno consentito di accertare che la centrale operativa dall'organizzazione era stata sistemata nella provincia di Caserta, ma sono state individuate diramazioni anche in diverse zone del territorio nazionale. Una quota dei proventi dell'attività illecita finiva nella cassa del clan dei Casalesi che poi la destinava alle famiglie degli affiliati detenuti.
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