Confronto tra Ania e OoSs sulle vertenze Verti e Zurich
L’associazione delle imprese ha espresso ai sindacati la propria disponibilità a “collaborare nell’individuazione di soluzioni equilibrate e sostenibili”
L'Ania e le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali si sono incontrate nella giornata di ieri, facendo seguito alla richiesta formulata da First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca per discutere di quelle che vengono definite dai sindacati come “preoccupanti situazioni che negli ultimi mesi si sono determinate nella compagnia diretta Verti (gruppo Mapfre) e nel gruppo Zurich".
L’Ania, in una nota, spiega di aver “apprezzato il clima costruttivo nel quale si è svolto l’incontro, anche a riprova delle positive relazioni sindacali che caratterizzano il nostro settore", e si è detta "disponibile a ulteriori confronti”.
L’associazione delle imprese ha anche espresso alle organizzazioni sindacali la propria disponibilità a “collaborare nell’individuazione di soluzioni equilibrate e sostenibili". Nel contempo, ha invitato le OoSs nazionali, a fronte dell’affacciarsi del tema dei livelli occupazionali nel settore assicurativo, "a una riflessione attenta sulle esigenze di flessibilità e presidio dei costi e sulla tenuta degli strumenti di gestione delle fasi straordinarie di riorganizzazione, in vista dell'avvio delle trattative per il rinnovo del Ccnl di settore”.
La situazione in Verti
Per quanto riguarda Verti, la criticità riguarda l’apertura delle procedure previste dagli articoli 15 e 16 del Ccnl Ania “per rilevante ristrutturazione aziendale e dichiarazione di esuberi”. Si tratta, spiega un comunicato dei sindacati, dell’esternalizzazione dell’intera struttura contact center/back office e della dichiarazione di 325 esuberi, con età media sotto i 45 anni, su Cologno Monzese-Milano (unica sede della compagnia in Italia). “Tale decisione – si legge – è stata motivata dall’azienda da fattori di contesto che impongono di rivedere i modelli organizzativi/operativi”.
Le segreterie nazionali delle OoSs sono intervenute nel corso di quattro incontri per definire con l’Azienda un quadro di riferimento per favorire un negoziato con le rappresentanze aziendali, “che tuttavia al momento non si sta sviluppando in termini socialmente sostenibile per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti per la rigidità delle posizioni aziendali non sufficientemente adeguate rispetto al quadro negoziale di riferimento”, dicono i sindacati, i quali hanno fatto presente all'Ania come il progetto aziendale sia “in contrasto con lo spirito e le previsioni dell’area contrattuale del Ccnl Ania e con le logiche del sistema assicurativo italiano", e hanno richiesto all’associazione degli assicuratori italiani "di farsi parte attiva presso la compagnia Verti affinchè metta in campo tutte le soluzioni possibili e le misure che offre il settore per scongiurare ricadute insostenibili sulle lavoratrici e sui lavoratori".
Su questi aspetti l’Ania ha condiviso le preoccupazioni dei sindacati rispetto al serio problema occupazionale e all’equilibrio del sistema, dando disponibilità “a farsi parte attiva presso la Compagnia Verti affinchè si determinino le migliori condizioni per un negoziato sostenibile”.
Su questi aspetti l’Ania ha condiviso le preoccupazioni dei sindacati rispetto al serio problema occupazionale e all’equilibrio del sistema, dando disponibilità “a farsi parte attiva presso la Compagnia Verti affinchè si determinino le migliori condizioni per un negoziato sostenibile”.
La vertenza Zurich
Per quanto riguarda invece Zurich, i sindacati lamentano un “approccio aziendale non accettabile” consistente nel procedere per accordi individuali rispetto al tema del lavoro agile post emergenza, “anziché seguire la strada del confronto e dell’intesa con le organizzazioni sindacali”. Altro tema di forte preoccupazione è dato dalla cessione della convenzione nella quale il fondo pensione di Zurich investe i risparmi previdenziali dei dipendenti, nell’ambito della cessione di una parte del portafoglio vita a GamaLife che coinvolge 80 dipendenti.
Le segreterie nazionali delle OoSs, congiuntamente alle rappresentanze aziendali, avevano richiesto all’azienda di rivedere il proprio approccio per consentire un confronto finalizzato a raggiungere un accordo aziendale in materia di lavoro agile dentro il quadro di riferimento del protocollo di settore del 24 febbraio 2021.
Zurich, scrivono i sindacati, “ha dichiarato di voler perseguire la strada degli accordi individuali”. Le segreterie nazionali hanno quindi rappresentato all’Ania la necessità di farsi parte attiva con il gruppo Zurich “in un’ottica di coerenza con il sistema delle relazioni sindacali nel settore e in sintonia con le spirito del protocollo sul lavoro agile tra le OoSs e Ania del 24 febbraio e del recente protocollo sottoscritto tra governo e parti sociali, che sollecitano la contrattazione collettiva sulla materia del lavoro agile”.
I sindacati, inoltre, hanno chiesto all’Ania di approfondire la questione relativa alla cessione della convenzione stipulata dal fondo pensione del gruppo Zurich, “che di fatto diventerebbe oggetto di un’operazione finanziaria, essendo acquisita da Gamalife, piattaforma paneuropea con sede in Portogallo, controllata da Apax Group, società finanziaria britannica con sede a Londra; operazione che costituirebbe un unicum nel settore, e che appare priva delle necessarie garanzie per gli aderenti al fondo pensione”.
Le segreterie nazionali si incontreranno nuovamente con l’Ania per una complessiva valutazione dopo che Ania avrà svolto i necessari contatti e approfondimenti con le compagnie interessate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥