Censis, una nuova età di rischio
Più della metà degli italiani, secondo l’ultimo rapporto dell’istituto, teme lo scoppio del terzo conflitto mondiale, mentre percentuali analoghe vedono possibile il ricorso alla bomba atomica o l’ingresso dell’Italia in guerra
L’Italia si appresta a entrare in una nuova età del rischio. Stando all’ultimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato oggi a Roma, è infatti ormai diffusa in Italia la convinzione che “tutto può accadere, anche l’indicibile”. E così, dopo il lockdown per l’emergenza coronavirus e il recente taglio dei consumi, ecco che oggi anche lo scoppio della terza guerra mondiale non appare più un’ipotesi tanto irrealistica: anzi, il 61% degli italiani si dice addirittura spaventato dalla prospettiva.
Più in generale, l’84,5% della popolazione si dice convinto che eventi geograficamente lontani possano cambiare improvvisamente e radicalmente la nostra quotidianità. Il 58,8% degli italiani, per esempio, teme il ricorso alla bomba atomica e un altro 58% è spaventato che l’Italia possa entrare in guerra.
Il rapporto evidenzia l’impatto delle quattro crisi che hanno attraverso l’Italia (e il pianeta) negli ultimi tre anni: la pandemia di coronavirus, la guerra in Ucraina, l’impennata dell’inflazione e l’emergenza energetica. Tutto ciò avrebbe contribuito ad alimentare una nuova domanda di benessere ed equità, non più liquidabile come semplicemente “populista” e volta a garantire una migliore uguaglianza sociale.
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