Nat-Cat, l’Emilia Romagna sotto-assicurata

Solo una piccola percentuale dei danni ai beni assicurati causati dalle alluvioni di maggio in Emilia Romagna sarà coperta poiché la maggior parte dei rischi nel mercato assicurativo italiano non copre le alluvioni. È quanto osserva Verisk, in un report pubblicato di recente in cui parla dei recenti eventi che hanno martoriato la regione. Dei circa 70 indicatori fluviali osservati in tutta la regione, quasi 20 hanno mostrato livelli dell’acqua con un periodo di ritorno di 100 anni o superiore secondo il Verisk Flood Model per l’Italia. Le alluvioni, ricorda Verisk, hanno provocato oltre 400 frane, di cui circa 100 tra Forlì e Cesena, 90 a Ravenna, 40 a Bologna, 25 a Modena, 15 a Reggio Emilia e più di dieci a Rimini.

Come si diceva, il report fa notare che la maggior parte dei rischi nel mercato assicurativo italiano non copre le inondazioni. “Per le attività industriali e commerciali, i dati Verisk indicano che soltanto il 45% circa dei rischi è coperto per inondazioni. Il mercato delle assicurazioni contro le alluvioni residenziali in Italia è scarso e, come in molte regioni, vi è una grande gap nella protezione per questi rischi in quanto non sono generalmente coperti da polizze standard”, hanno affermato gli analisti, aggiungendo che “a causa della scarsa diffusione, la percentuale degli ingenti danni residenziali causati da questo evento coperta dal mercato assicurativo sarà probabilmente una piccola percentuale della perdita assicurabile complessiva”.

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