Prevenzione, controlli regolari per meno della metà degli italiani
Appena il 41% dei cittadini, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, afferma di monitorare la propria salute
Cresce l’orientamento alla prevenzione degli italiani. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, realizzato in collaborazione con Nomisma, aumentano infatti i cittadini che dicono di prestare attenzione alla propria salute. Restano tuttavia ancora una minoranza gli italiani che, passando dalle parole ai fatti, affermano di sottoporsi a controlli regolari: meno della metà della popolazione (41%) dichiara monitorare regolarmente la propria salute.
L’esame di controllo di gran lunga più diffuso restano le analisi del sangue: ben tre italiani su quattro (75%) dicono di averlo svolto nell’ultimo anno. Al secondo posto l’esame delle urine, che più di un italiano su due (54%) ha effettuato negli ultimi dodici mesi. Trascurati invece altri esami, come la visita dermatologica per il controllo dei nei: il 64% degli italiani, a tal proposito, dichiara di aver fatto “molti anni fa” l’ultima visita di questo tipo, o addirittura di non averla mai fatta, mentre solo il 19% l’ha svolta nell’ultimo anno.
Alla base della riscontrata ritrosia degli italiani verso simili strumenti di prevenzione, stando ai risultati dell’indagine, c’è soprattutto la difficoltà di accedere alle prestazioni: considerando soltanto chi non ha svolto alcun controllo nell’ultimo anno, ben il 20% degli intervistati ha indicato i lunghi tempi di attesa come la motivazione principale, il 19% i costi troppo elevati. Pesa anche una certa mancanza di cultura della prevenzione: il 29% tende a effettuare visite solo quando si sente poco bene, un altro 25%, più semplicemente, non pensa di aver bisogno di controlli.
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