Rca, periti auto e carrozzieri critici con le compagnie
Il 14 febbraio, alla Commissione di allerta prezzi presso il Mimit, Aiped e Federcarrozzieri presenteranno due dossier con cui denunciano criticità nella gestione dei sinistri che avrebbero fatto lievitare le tariffe delle polizze
12/02/2024
Aiped e Federcarrozzieri esporranno nel corso
della riunione (il prossimo 14 febbraio) indetta dalla Commissione di allerta rapida sui prezzi istituita presso il Mimit , una serie di criticità imputabili alle compagnie assicurative, e che secondo le due associazioni avrebbero inciso nell'aumento delle tariffe Rc auto.
Per quanto riguarda l'Associazione italiana periti estimatori danni, i rincari delle tariffe Rc auto sarebbero legati essenzialmente ai cambiamenti apportati dalle compagnie nella gestione dei sinistri stradali. A questo proposito, nella riunione presso il Mimit, Aiped presenterà un apposito documento. “Le imprese assicurative – sostiene l'associazione dei periti auto – hanno messo mano alla gestione della stima del danno” e “appaltano l’accertamento dei danni a società di capitali con vastissime aree di competenza territoriale denominate, impropriamente, ‘Authority’. Questi soggetti, non sottoposti al controllo dell’Ivass, gestiscono l’accertamento e la stima dei danni per lo più da remoto, anche con l’impiego di personale non abilitato allo svolgimento dell’attività tecnica che, come noto, può essere eseguita solamente da tecnici specializzati”.
Per quanto riguarda l'Associazione italiana periti estimatori danni, i rincari delle tariffe Rc auto sarebbero legati essenzialmente ai cambiamenti apportati dalle compagnie nella gestione dei sinistri stradali. A questo proposito, nella riunione presso il Mimit, Aiped presenterà un apposito documento. “Le imprese assicurative – sostiene l'associazione dei periti auto – hanno messo mano alla gestione della stima del danno” e “appaltano l’accertamento dei danni a società di capitali con vastissime aree di competenza territoriale denominate, impropriamente, ‘Authority’. Questi soggetti, non sottoposti al controllo dell’Ivass, gestiscono l’accertamento e la stima dei danni per lo più da remoto, anche con l’impiego di personale non abilitato allo svolgimento dell’attività tecnica che, come noto, può essere eseguita solamente da tecnici specializzati”.
L’Aiped spiega quindi che “le valutazioni dei costi di riparazioni vengono effettuate sistematicamente sulla base di documentazione fotografica o video, senza ispezionare il veicolo, con una visione quindi bidimensionale e non tridimensionale del danno, in assenza di misurazioni e controlli tramite contatto visivo e fisico”.
In altre parole, sottolineano i periti auto, “anche a voler ritenere affidabili i dati difficilmente verificabili sul costo dei sinistri forniti dalle imprese assicurative, è evidente che le politiche fin qui adottate (risarcimento diretto, canalizzazione forzata, provider, marginalizzazione della figura del perito assicurativo) non hanno portato ad una riduzione dei costi ma, al contrario, ad un notevole incremento”.
ANCHE I CARROZZIERI CONTRO LE COMPAGNIE
Alla riunione della Commissione di allerta rapida e sorveglianza dei prezzi saranno presenti anche i riparatori riuniti in Federcarrozzieri. Secondo l’associazione, sull’aumento delle tariffe Rc auto pesano i rincari dei pezzi di ricambio, ma anche alcune politiche adottate dalle imprese assicuratrici. “Una indagine da noi effettuata su un campione di circa 7.000 sinistri coperti da polizza Rc auto – afferma una nota di Federcarrozzieri – ha consentito di scorporare i costi delle riparazioni: il 22% del totale è rappresentato dalla manodopera, il 64% dal costo dei ricambi, il 12% da quello dei materiali di consumo. Irrilevante il costo dello smaltimento e del nolo di veicoli sostitutivi che è pari in entrambi i casi all'1% del costo totale del sinistro”. Il costo della riparazione, prosegue l’analisi di Federcarrozzieri, “è invece fortemente condizionato dagli incrementi dei listini dei pezzi di ricambio che dal 2021 a oggi sono aumentati in media del +48%, e nell'ultimo anno del +13%”. A pesare sui costi delle riparazioni, e di conseguenza sull’andamento delle tariffe Rc auto ci sarebbe poi poi il fatto che “le compagnie di assicurazioni controllano direttamente o indirettamente il mercato della riparazione, cioè circa il 15% delle imprese a favore delle quali viene canalizzato oltre il 50% dei sinistri”.
Secondo il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli, l’aumento dei costi delle riparazioni “è dovuto anche alle forme di brokeraggio delle riparazioni. La scelta delle imprese assicuratrici di utilizzare società broker delle riparazioni, cioè strutture che a titolo oneroso fanno da intermediari tra la compagnia che paga il danno e il riparatore che effettua la riparazione, fa lievitare il costo dei sinistri, allungando la filiera delle riparazioni, con effetti negativi sulle tariffe Rc auto pagare dagli assicurati”.
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Davide galli,