Risparmio gestito, cala la raccolta nel 2023
Il settore chiude l'esercizio con una performance netta negativa per circa 50 miliardi di euro
Il 2023 si è rivelato un anno particolarmente difficile per l’industria del risparmio gestito in Italia. Il settore, come si legge nell’ultima mappa firmata da Assogestioni, ha chiuso l’esercizio con una raccolta netta negativa per 49,6 miliardi di euro. Male tutte le categorie di investimento. Le gestioni collettive hanno registrato deflussi per 17,7 miliardi di euro, trascinate al ribasso in particolare dal -22,5 miliardi dei fondi aperti che è stato solo in parte compensato dalla performance da 4,7 miliardi messa a segno dai fondi chiusi. Nel dettaglio dei fondi aperti, solo i fondi obbligazionari si sono mantenuti in territorio positivo con una raccolta di 24,0 miliardi di euro.
In negativo anche le gestioni di portafoglio che, nonostante il +1,9 miliardi e il +2,5 miliardi messo a bilancio rispettivamente dalle gestioni retail e dalle gestioni di patrimoni previdenziali, hanno evidenziato deflussi per 31,8 miliardi di euro a seguito del rosso da 32,8 miliardi di euro fatto registrare dalle gestioni di prodotti assicurativi e del -3,4 miliardi in capo ad altri tipi di gestione.
Il patrimonio complessivo del settore si è attestato a fine anno a quota 2.338 miliardi di euro, in miglioramento di 114 miliardi di euro rispetto al dato di fine settembre.
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