AI, elemento abilitante per una nuova rivoluzione produttiva
Intelligenza artificiale applicata alla cyber sicurezza, alla protezione dalle catastrofi naturali causate dal cambiamento climatico e a nuovi modelli di sanità e benessere: di questo si è discusso all’Innovation Day di Ania, con tanti ospiti che hanno disegnato un paese in evoluzione
L'intelligenza artificiale è come l'energia elettrica: "permea in modo vitale praticamente tutti i settori, diventando elemento abilitante per una nuova rivoluzione produttiva". Con queste parole, la presidente di Ania, Maria Bianca Farina, ha aperto la nuova edizione di Innovation by Ania, l’evento, tenutosi a Roma, dedicato all’innovazione e, nello specifico, quest’anno, all’intelligenza artificiale.
"L’innovazione è da sempre al centro dell’azione di Ania", ha ricordato Farina nel suo discorso, che ha introdotto una mattinata fittissima di momenti di approfondimento.
"L’intelligenza artificiale – ha affermato – è in grado di accrescere la creazione di valore di una cifra compresa fra 2.600 e 4.400 miliardi di dollari all’anno e può aumentare la produttività del lavoro fino a uno 0,6% all’anno in più nei prossimi quindici anni".
Gli investimenti nel solo sviluppo dell’AI sfioreranno i 160 miliardi di dollari l’anno prossimo, ma di questi circa 120 saranno investiti negli Stati Uniti e in Cina: "se non saremo in grado di affrontare questa rivoluzione, questa sfida, per tempo, rischiamo come paese, non tanto come settore, di non essere fra coloro che ne coglieranno pienamente i frutti", ha ammonito la presidente di Ania, auspicando uno sforzo comune tra settore produttivo e potere pubblico per riuscire a sviluppare tutte le potenzialità dell’AI.
Farina ha quindi sottolineato come sia opportuno e tempestivo che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni abbia posto l’AI tra i punti qualificanti del G7 a presidenza italiana. Secondo Ania, come Sistema Paese, occorre supportare la diffusione dell’AI investendo su due principali elementi abilitanti: le infrastrutture, che veicolano energia, connettività, capacità di calcolo e archiviazione dei dati; e la formazione, cioè "istruzione e consapevolezza della tecnologia, da promuovere nelle aziende, tra i cittadini e nel settore pubblico".
Compagnie protagoniste dell'ecosistema
Dal punto di vista del settore assicurativo, tra "prospettive incoraggianti" emergono anche "alcuni snodi chiave da presidiare", ha detto Farina, riferendosi "alla necessità di stabilire norme uniformi per eliminare le disparità regolatorie rispetto alle grandi piattaforme tecnologiche; la definizione di standard e infrastrutture per accedere alle fonti di dati di interesse comune, come quelli della pubblica amministrazione; l’investimento nella formazione per dotare il settore delle competenze necessarie", ha chiosato la presidente di Ania.
Su Insurance Daily di mercoledì 24 aprile è possibile leggere un ampio resoconto dell'evento di Ania. Clicca qui per scaricare gratuitamente Insurance Daily.
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