Truffe alle compagnie, 9 denunciati a Genova e un arresto a Salerno
Due gli episodi distinti: nel primo caso una gang organizzava finti sinistri, nel secondo un pregiudicato aveva aperto un laboratorio per produrre tagliandi falsi
21/03/2013
Non passa giorno che non venga alla luce l'ennesimo caso di truffa ai danni delle compagnie assicurative. Solo nella giornata di ieri ne sono emersi due, equamente divisi sulla mappa italiana.
Il primo è stato scoperto a Genova dalla Guardia di finanza, che ha smascherato nove presunti responsabili del reato di truffa ai danni di una compagnia. L'indagine era partita dalla denuncia di una società in cui si evidenziavano alcune anomalie in relazione a varie denunce di sinistri stradali. Secondo gli investigatori, i nove indagati, un rumeno e otto italiani, in combutta tra loro, organizzavano finti incidenti stradali, inventando di volta in volta le dinamiche fattuali, compilando falsi documenti di constatazione amichevole del sinistro e presentando fasulle testimonianze, per ottenere indebitamente gli indennizzi assicurativi. Nel complesso, il gruppo avrebbe ottenuto risarcimenti assicurativi indebiti per circa 11 mila euro, e inviato le pratiche per ottenere altri 17.500 euro.
Il secondo caso è stato scoperto a Salerno, ed è ancora più eclatante, tanto da aver portato direttamente a un provvedimento di arresto. Pietro B., cinquasettenne già noto alle forze dell'ordine, aveva creato un piccolo laboratorio domestico di polizze assicurative false scannerizzandole da internet. L'uomo, sorpreso in flagranza nell'atto di consegnava a un cliente" un contrassegno fotocopiato, è accusato di truffa ai danni di clienti (intestatari delle vere polizze) e delle compagnie automobilistiche Milano Assicurazioni e La Previdente. I carabinieri, durante perquisizioni nell'ufficio dell'uomo, hanno sequestrato una stampante e una decina di polizze falsificate. Il prezzo per un contrassegno falso era di circa 700 euro.
Il primo è stato scoperto a Genova dalla Guardia di finanza, che ha smascherato nove presunti responsabili del reato di truffa ai danni di una compagnia. L'indagine era partita dalla denuncia di una società in cui si evidenziavano alcune anomalie in relazione a varie denunce di sinistri stradali. Secondo gli investigatori, i nove indagati, un rumeno e otto italiani, in combutta tra loro, organizzavano finti incidenti stradali, inventando di volta in volta le dinamiche fattuali, compilando falsi documenti di constatazione amichevole del sinistro e presentando fasulle testimonianze, per ottenere indebitamente gli indennizzi assicurativi. Nel complesso, il gruppo avrebbe ottenuto risarcimenti assicurativi indebiti per circa 11 mila euro, e inviato le pratiche per ottenere altri 17.500 euro.
Il secondo caso è stato scoperto a Salerno, ed è ancora più eclatante, tanto da aver portato direttamente a un provvedimento di arresto. Pietro B., cinquasettenne già noto alle forze dell'ordine, aveva creato un piccolo laboratorio domestico di polizze assicurative false scannerizzandole da internet. L'uomo, sorpreso in flagranza nell'atto di consegnava a un cliente" un contrassegno fotocopiato, è accusato di truffa ai danni di clienti (intestatari delle vere polizze) e delle compagnie automobilistiche Milano Assicurazioni e La Previdente. I carabinieri, durante perquisizioni nell'ufficio dell'uomo, hanno sequestrato una stampante e una decina di polizze falsificate. Il prezzo per un contrassegno falso era di circa 700 euro.
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