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Consumi, sempre meno italiani utilizzano l'automobile

L'Osservatorio di Segugio.it mostra come nel 2012 sia in picchiata il numero di chilometri percorsi dalle vetture ogni anno: -12,2%

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Un'Italia che sembra essere tornata indietro nel tempo, in un'epoca in cui l'utilizzo dell'automobile era un lusso riservato a pochi. La crisi economica che ha portato una drastica riduzione dei consumi, ha colpito pesantemente il mondo delle quattro ruote, sia in termini di vendita di vetture nuove, sia in termini di utilizzo del mezzo. La percorrenza media annua delle automobili, in Italia, è in picchiata, complice il vertiginoso aumento del prezzo dei carburanti e gli alti costi di gestione dei mezzi.

È questa la fotografia scattata dall'ultima edizione dell'Osservatorio mensile di Segugio.it, comparatore online di polizze auto e moto del gruppo MutuiOnline. La ricerca ha rilevato che gli italiani, sempre più spesso, rinunciano della propria autovettura, per via dell'alto costo del carburante. La fotografia scattata da Segugio.it ritrae un'Italia sempre più immobile, non solo metaforicamente. Dai 10.890 chilometri annui dichiarati nel febbraio 2012 si è passati, infatti, ai 9.560 chilometri dello scorso mese. In termini percentuali equivale a un calo del 12,2% nell'arco degli ultimi 12 mesi, pari a ben 1.330 chilometri annui.

L'effetto combinato della crisi economica e dell'elevato costo di esercizio dell'automobile ha determinato l'attuale situazione di fermo dei veicoli - spiega Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it. "Rispetto a 12 mesi fa - sottolinea Anzaghi - oggi mediamente si percorrono, su base annua circa 1.300 chilometri in meno. Questo trend è in atto già dalla seconda metà del 2009 e si è ulteriormente rafforzato negli ultimi mesi".

L'analisi dell'osservatorio di Segugio.it prosegue, poi, a livello di aree geografiche ed evidenzia come il calo nella percorrenza media stimata sia un fenomeno che interessa tutte le zone d'Italia: il primato spetta alle Isole, che segnano una flessione di 1.546 chilometri percorsi in un anno, seguite dal Centro (-1.470 km/anno), dal Nord (-1.377 km/anno) e dal Sud, dove il calo medio è meno accentuato (-1.251 km/anno).

Tra le Province che hanno maggiormente risentito del calo della percorrenza media vi sono Verbano-Cusio-Ossola (-3.062 km/anno), Vibo Valentia (-2.769 km/anno) e Aosta (-2.367 km/anno). Resistono invece, nonostante i significativi rincari della benzina e i costi aumentati della manutenzione, gli automobilisti delle province di Arezzo (-125 km/anno) e di Novara (-52 km/anno). Unica eccezione la Provincia di Isernia dove, a dispetto del calo generalizzato, si è registrato addirittura un aumento della percorrenza media di oltre 100 chilometri in un anno.

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