Spagna: crescono le riserve Vita, calano i premi Danni
L'Unespa ha diffuso i dati relativi al mercato assicurativo nel primo semestre 2012
22/10/2012
Se la congiuntura economica negativa pesa sul nostro Paese e sulle performance dei suoi player assicurativi, le cose non vanno molto diversamente in Spagna, dove alcuni indicatori come la disoccupazione e l'indebitamento delle famiglie registrano tassi anche più critici di quelli italiani. Per quanto riguarda la raccolta premi del primo semestre 2012, i dati diffusi dall'Unespa - omologo spagnolo dell'Ania - mostrano una crescita del risparmio gestito del comparto vita pari al 2,45% rispetto ai primi sei mesi del 2011 (154.038 milioni di euro contro 150.354); e un decremento della raccolta danni relativa al periodo gennaio-giugno, pari al 2,28%. I premi complessivamente ammontano infatti a 16.424 milioni contro i 16.807 registrati nello stesso periodo dell'anno precedente.
In particolare, l'associazione ha rilevato il calo del 4,74% nel ramo auto e del 5,54% negli altri rami del comparto danni, ad eccezione dei rami multirischio e salute che segnano un incremento pari rispettivamente all'1,37% e al 2,42%.
In particolare, l'associazione ha rilevato il calo del 4,74% nel ramo auto e del 5,54% negli altri rami del comparto danni, ad eccezione dei rami multirischio e salute che segnano un incremento pari rispettivamente all'1,37% e al 2,42%.
Secondo il report El mercado español de Seguros en 2011 - pubblicato dalla Fundación Mapfre, Instituto de Ciencias del Seguro - il riordino del sistema finanziario e l'adeguamento ai nuovi requisiti di solvibilità" incideranno ancora in modo significativo anche sull'andamento del secondo semestre di quest'anno soprattutto "sulla bancassicurazione e, quindi, anche sulla raccolta premi del comparto vita alla quale è fortemente connessa, mentre in controtendenza sono le previsioni per il mercato delle rendite vitalizie e dei prodotti vita a rendimento garantito". Sul settore danni invece la Fondazione ipotizza che continueranno a pesare le difficoltà delle famiglie e delle imprese, il calo della domanda, l'inasprimento della concorrenza e la contrazione della redditività finanziaria dovuta ai bassi tassi di interesse.
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